Un, due, tre...ventitrè! Ah però, che Gonzalo! E in altrettante partite poi, numeri pazzeschi. Di chi parliamo? Facile: Higuain. Il quale, stasera, ha firmato l'ennesima perla di una stagione straordinaria. La 23esima, per la precisione. Napoli batte Lazio 2-0 e resta in vetta alla classifica (settima vittoria di fila), apre il Pipita...di rimpallo.
Assurdo, vero? Segna anche per caso, non volendo. Emiliano Mondonico, a proposito di Pippo Inzaghi, diceva: "E' il gol ad essere innamorato di lui...". Riadattiamo la definizione, prego. Prendiamo Higuain e le jeux sont fait. Non solo l'argentino però, anche Callejon protagonista: bravo a tagliare alle spalle di tutti e a fulminare Marchetti con un pallonetto (quarta rete in campionato). Gol e assist, binomio vincente. Napoli lassù, in vetta, davanti a tutti. Braccia conserte e "sigarettina" alla Sarri per festeggiare in tranquillità.
"Un giorno all'improvviso...". Cantano i tanti tifosi accorsi a Roma. Nota stonata? Una sola, gravissima: soliti cori discriminatori nei confronti degli azzurri, partita sospesa per 5 minuti. Poi più nulla, male male. Entra Keita e un po' ci prova: accelerazioni, guizzi, qualche cross interessante (sotto gli occhi dell'allenatore del Galatasaray, Mustafa Denizli, venuto per osservare i ragazzi di Pioli in vista dell'Europa League).
Predicatore nel deserto però, tanti fischi a fine gara. Napoli che si conferma la bestia nera dei biancocelesti. Ultima vittoria all'Olimpico contro Sarri&co? Addiritura nel 2012 (3-1). Va così, gli azzurri restano primi. Altro giro, altra vittoria. Ancora una volta nel segno di Higuain.