Carlo il conquistatore: il nome gli si addice. Basta guardare la sua storia. Ancelotti ha vinto ovunque sia andato: Italia, Francia, Inghilterra e ora anche la Germania, oltre ad una Spagna in cui è riuscito a portare Décima e Copa del Rey. Sì, perché il Bayern Monaco ha appena conquistato il 27° Meisterschale della sua storia, il quinto consecutivo. Decisivo il 6-0 rifilato al Wolfsburg e il contemporaneo pareggio del Lipsia con l’Ingolstadt. Al termine della gara è festa grande: coriandoli, cori, striscioni e la corsa della squadra per salutare i tifosi accorsi per celebrare la conquista dell’ennesimo titolo. Tra gli abbracci è spuntata anche una maglia con una mano aperta, "Manita", tanto per ricordare l’ennesimo filone di campionati vinti dal Bayern. Sorridono tutti, anche Ancelotti naturalmente, nonostante nell’ultimo periodo sia stato oggetto di qualche critica piovutagli addosso dopo l’eliminazione dalla Champions e dalla Coppa di Germania. Ora però non c’è tempo per pensare a nient’altro se non all’ennesimo traguardo raggiunto dall’allenatore italiano, che ha vinto sempre e ovunque. E continuerà a farlo.
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