Mister 1000 panchine e tante altre all'orizzonte. Carlo Ancelotti, dopo aver festeggiato lo storico traguardo con l'8-0 del suo Bayern Monaco contro l'Amburgo, guarda avanti. Verso un cammino in Champions League sempre difficile ma affascinante, verso un ciclo da aprire in Baviera. Vincendo, come lui sa fare. Intervistato da Radio Anch'io Sport, l'ex allenatore del Real Madrid ha detto: "A Monaco sto molto bene, questa squadra è molto amata, c'è un grande affetto in Baviera. Il club è gestito da grandi ex calciatori, con una conoscenza del calcio anche superiore a molte altre parti. Mi piacerebbe aprire un ciclo ma so anche che è difficile, perché la vita di noi allenatori è appesa ai risultati, e questi non sempre si possono controllare".
Lo sguardo di Ancelotti passa alla lotta in Europa: "Rispetto al passato c'è molto equilibrio, non ci sono sulla carta le due o tre favorite. All'inizio c'era il Barcellona, ma dopo l'ultima sconfitta (4-0 in casa del Psg, ndr) è quasi fuori. Ci sono stati risultati abbastanza chiari nel primo turno, ma ci possono essere sorprese nel ritorno. La Juventus quest'anno è molto più competitiva rispetto al passato, ha trovato solidità e ha molta esperienza. Sorteggio? Non cambia molto, sono tutte forti".