Solidarietà tra numeri uno. Marco Amelia è stato tra i primi portieri dell'allora Milan di Massimiliano Allegri a veder muovere i primi passi in rossonero, nel settore giovanile, di Gianluigi Donnarumma, recentemente bersaglio di tante critiche dopo i due errori costati il secondo e terzo gol della Juventus in finale di TIM Cup. Intervistato da "La Gazzetta dello Sport", l'ex portiere di Lecce e Livorno (tra le altre) ha parlato così del difficile momento vissuto da Gigio, nonchè della possibile reazione alle difficoltà vissute:
"Fin dai 15 anni vive il mondo degli adulti. È arrivato con grande naturalezza a 100 presenze in A. Supererà anche questo momento. Gli errori sono fisiologici nel percorso di crescita, ma devono essere valutati senza dimenticare l’aspetto psicologico ed emotivo. Ha debuttato in A con l’incoscienza dei 16 anni, senza pretese né aspettative, che ora invece ci sono. Reina non credo possa rappresentare un problema".
Dall'aspetto mentale a quello del campo, in conclusione, sulle due indecisioni nella finale di Roma: "Non li reputo errori tecnici, ma piuttosto dovuti a un eccesso di confidenza in due situazioni semplici. Sul tiro di Costa, tentando la presa, non ha calcolato la difficoltà del pallone viscido per via della pioggia. Il secondo errore paradossalmente è dipeso dal primo: ha provato a bloccarla in due tempi per essere più sicuro, ma senza controllare la presenza di avversari in area. Come si riparte dopo una partita del genere? Ha la fortuna di avere un allenatore come Gattuso, che sulla capacità di superare difficoltà e limiti ha costruito una carriera vincente".