“È il suo momento”. Belotti segna gol a raffica e tutt’Italia ne parla. Punto fermo della Nazionale, Ventura stravede per lui. Da Gorlago all’Azzurro, passando da Torino e Palermo ma partendo soprattutto dall’Albinoleffe. Rewind. Ricordi del primo ‘Gallo’. “Viaggiavamo insieme per dirigerci agli allenamenti con l’Albinoleffe. Siamo cresciuti uno a fianco all’altro”, racconta Davide Ondei in esclusiva per Gianlucadimarzio.com.
Andrea e Davide, che coppia. Amici fraterni. Una maglia e tante emozioni condivise. “8 anni assieme, tra giovanili e prima squadra”. “Ci siamo legati sempre più e frequentavamo anche lo stesso istituto superiore”. L’uno bomber; l’altro difensore. Attualmente Ondei gioca in Serie D (nella Grumellese, ndr) ma chi si dimentica le partitelle in allenamento l’uno contro l’altro: “I primi tempi non faticavo a marcarlo ma negli ultimi anni assieme crebbe esponenzialmente diventando devastante soprattutto fisicamente: è un ‘armadio’!”.
Chi pensa che Belotti sia sempre stato un predestinato, si sbaglia. E di grosso. “Se devo dirla tutta inizialmente non giocava molto ed era considerato bonariamente uno ‘sfigatello’, poi è esploso ed ora guarda dov’è! È stata fondamentale la fiducia dell’allenatore di quella Primavera, Pala, e la forza mentale che Andrea ha dimostrato quando era ai margini”. Bum. L’esplosione che non ti aspetti. Grazie al carattere di chi non molla mai anche se “è sempre stato più chiuso rispetto a me ma col tempo si è aperto”. Con un grande pregio considerato talvolta un difetto: “Andrea è un generoso nato, è troppo buono, si vede anche in campo”.
Rispolverato il cassetto dei ricordi. Amarcord Belotti. “Al giovedì andavamo sempre a cena assieme e la domenica dopo la partita spesso e volentieri in discoteca. Andrea ci provava a ballare, si impegnava, ma non era proprio il suo forte… Decisamente meglio come giocatore!”. Simpatico, Ondei. Amici anche di fede, con due grandi passioni in comune “Il Milan e la Playstation”. Sempre pronto a fare il tifo per Andrea tranne “quando gioca contro il Milan! Sono sincero: in occasione del rigore all’ultimo minuto della prima di campionato contro il Milan ho tifato contro di lui – ride – e ti dirò di più, prima della partita gli avevo scritto ‘In bocca al lupo… ma non troppo!’”. Risata contagiosa. Comprensibile, quando si parla di fede calcistica.
Legatissimi. “Spesso messaggiamo. Non è uno che si vanta per ciò che fa in campo, anzi. Non ci vediamo dalla scorsa estate ma è affezionatissimo al paese e soprattutto ai suoi genitori che lo seguono sempre”. Un'ultima chicca: "All'Albinoleffe facevamo a turno per chi prendeva la macchina per andare al campo", tutto nella norma ma "quando passava lui col suo Peugeot vecchissimo rosso lo prendevamo in giro perchè faceva un sacco di rumori strani, temevamo ci lasciasse a piedi da un momento all'altro!". "Ora però l'ha cambiata", l'ultima battuta di Ondei prima di salutarci. E della partita della Nazionale contro la Germania, dove proprio Belotti potrebbe essere protagonista. Ma l'amico fraterno assicura: "Anche se è il suo momento, Andrea è rimasto lo stesso ragazzo generoso di sempre". Con la differenza che rispetto ai tempi dell'Albinoleffe segna qualche (tanti) gol in più. E l'Italia se lo gode.