Contava solo vincere e la Sampdoria l’ha fatto. Nel modo più pazzo, all’ultimo respiro: Za(m)pata Duvan, tra record, messaggi e un sogno chiamato Europa che continua. Game over a Marassi, a portare a casa tre punti pesantissimi è la Sampdoria di Marco Giampaolo, che alla vigilia lo aveva detto: “Nessun calcolo, a noi serve solo un risultato”. Per ottenerlo? “Serviranno i nostri tifosi, che chiamo tutti a raccolta” l’appello della vigilia dell’allenatore blucerchiato. Raccolto, guardare la Sud per credere: “Dalla stessa parte, verso un grande obiettivo... forza mister forza Sampdoria!” il messaggio in bianco su blu appeso prima del fischio d’inizio in Gradinata.
Tutti uniti, destinazione Europa League: da stasera un po’ più vicina. Tenuto il passo dell’Atalanta vincente a Benevento, rubati due punti a Milan e Torino (che si sono annullati a vicenda all’Olimpico). Tre quelli guadagnati sulla Fiorentina (rimontata e battuta dalla Lazio al Franchi e ora raggiunta dal Doria): un solo punto dal settimo posto (occupato dal Papu e compagni), tre quelli di distanza dal sesto (oggi dei rossoneri). Tutto a quattrocentocinquanta minuti dalla fine del campionato: a regalare sorrisi e biglietto per continuare a sperare nell’Europa l’undicesimo gol della stagione di Duvan Zapata. Zampata vincente all’ultimo secondo e storia (personale) riscritta: mai in carriera l’attaccante blucerchiato era arrivato a quota undici reti, dieci il miglior score maglia dell’Udinese sulle spalle, eguagliato a inizio aprile nell’1-2 finale di Bergamo contro i ragazzi di Gasperini.
Oggi la rete della storia, aggiornata. “Al massimo ero arrivato a dieci reti l’anno scorso, arrivato qui l’obiettivo era questo, superare quella quota: l’importante è sempre avere un livello alto, così puoi fare sempre meglio”. Missione compiuta, in quella che è “la mia stagione migliore? Da quando sono arrivato la mia condizione è cresciuta, grazie anche al modo che abbiamo di allenarci dove teniamo un livello alto che ci ritroviamo in partita”. E che ha permesso a Duvan di mettere la firma in tutte e tre le ultime vittorie della Samp: Udinese, Atalanta e oggi Bologna. “Sono qui per questo, per fare il massimo e fare gol: mi fa piacere che sto facendo gol importanti, grazie però anche a tutti i miei compagni. La classifica? Ero tanto emozionato che non ho guardato nulla”. E sulla Lazio avversaria di domenica all’Olimpico. “Decisiva per la corsa all’Europa? Arrivati a questo punto saranno tutte decisive” le parole del protagonista di giornata dalla pancia del Ferraris. Oggi per cinquantanove minuti a guardare tutto dalla panchina, per diventare fondamentale negli ultimi trenta secondi: zampata vincente, all’ultimo respiro. Braccia al cielo, sotto alla Sud. Tutti uniti, verso quel sono chiamato Europa che continua.