Dopo l’inizio del campionato in difficoltà, le squadre di Allegri si assestano sempre e ripartono. Le prime partite stagionali sono state spesso complicate per l’allenatore livornese, che però è sempre riuscito a raddrizzare la squadra in corsa e per la terza volta la scossa arriva proprio contro il Torino.
Gli avvii di stagione
Dal Cagliari alla Juventus. Il trait d’union non è solamente il Torino, ma soprattutto i minuti finali contro i granata e il mese di ottobre. Se il feeling con il Toro può essere un caso, la questione temporale no. Alle sue squadre servono evidentemente tempo e modo per applicare il calcio che c’è nella sua testa.
Con il Cagliari, nella sua prima stagione in Serie A, l’avvio fu decisamente negativo. Cinque sconfitte consecutive segnando solamente un gol. Poi il pari per 0-0 contro il Milan e il 19 ottobre 2008 la vittoria all’Olimpico contro il Torino grazie a Robert Aquafresca, un ex granata. Seconda partita di fila senza subire gol e difesa blindata.
La storia si era ripetuta con la Juventus nel 2015, quando - dopo le difficoltà iniziali - il derby aprì un filotto di 15 vittorie consecutive.
Difesa blindata
Ora la storia non è tanto diversa. La sua Juventus arrivava al derby da due successi di fila in campionato, ma da inizio campionato subiva sempre gol. Contro il Toro la difesa è stata blindata e poi è arrivato il terzo successo di fila (quarto se si considera anche la Champions League).
Due partite consecutive senza subire gol sono il miglior segnale di una Juventus che ora si è assestata. Di nuovo a ottobre, di nuovo contro il Torino. “Mi sarebbe dispiaciuto non vincere una partita giocata così” ha detto DAZN l’allenatore bianconero. Secondo segnale della serata: questa Juventus gli piace. La partita è stata giocata come voleva lui, sapendo difendere e attaccare a seconda dei momenti. Ora la pausa, che - a differenza della scorsa - Allegri la potrà passare con più serenità.
