La Juventus ha cambiato abito, è stato Massimiliano Allegri a cuciglierne uno nuovo addosso. E il risultato è la terza vittoria in una settimana, con una prestazione convincente e qualitativamente ineccepibile. Anche se, ai microfoni di Sky Sport, l'allenatore bianconero non vuole adagiarsi: "Migliorare ulteriormente? Possiamo farlo. C'è stato un momento nel primo tempo in cui abbiamo sbagliato un po' troppi palloni. Ad esempio Pjanic potrebbe anche non sbagliare una palla durante una partita, ma a volte gli capita. Con questo modulo siamo sì più responsabilizzati, ma è una questione di caratteristiche. Ho giocatori che riescono ad attaccare e difendere in un certo modo; ci sarà comunque da migliorare. Eravamo diventati troppo conservatori e le stagioni non puoi portarle avanti così. I ragazzi lo sapevano, perché sono intelligenti. Il cambiamento portà sempre entusiasmo, bisogna sempre andare avanti".
E l'emblema di questo cambiamento può essere considerato Mario Mandzukic: "Sta facendo bene, oggi avrebbe meritato il gol. Garantisce
fisicità, ma ha anche tecnica, non solo forza e corsa: ho visto pochi croati
non saper giocare a calcio. Ha un motore diverso dagli altri e fa meno fatica
degli altri. E inoltre dev'essere esempio per i giovani, che guardandolo devono imparare. Se oggi si richiude il campionato? Assolutamente no, Roma e Napoli non molleranno e domenica prossima abbiamo l'Inter che come avevo detto è rientrata nella lotta per la Champions. E poi sarà anche una rivincita del match d'andata. Io in futuro ancora alla Juve. Qui sto bene, ho ancora un anno e mezzo di contratto ma per ora penso solo a finire la stagione. Poi, se c'è la possibilità di andare avanti insieme... da parte mia volentieri. Non è detto che dopo tre anni un allenatore debba andare per forza via".