Massimiliano Allegri è pronto. E con lui la sua Juventus. Pronti per il Barcellona, per rialzare la testa dopo il 3-2 subito a Marassi contro la Sampdoria. Tanta voglia di ripartire per l'allenatore bianconero, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di Champions League contro i blaugrana. Sulla formazione un'informazione precisa, dopo la panchina iniziale nella sconfitta contro la Samp, Paulo Dybala tornerà in campo dal primo minuto: "Come scenderemo in campo? Il sistema di gioco dipende da come ci muoviamo e da che atteggiamento abbiamo nelle due fasi. Dobbiamo trovare un equilibrio che ci consenta di subire meno tiri ma non è questione di sistema di gioco, piuttosto di caratteristiche in campo. Domani torna titolare Dybala - ha detto Allegri -, so che ci sono i paragoni con Messi, ma sono due giocatori completamente diversi, anche fisicamente, e mi sembra una cosa ben chiara anche vedendoli muoversi e giocare. Dybala è un giocatore importante come tutti i grandi giocatori: se fanno bene fa bene anche l'allenatore e fa bene tutta la squadra. Messi è l'unico giocatore al mondo che fa passare la palla dove gli altri non pensano neanche che sia possibile. Sappiamo che in meno di 10 centimetri riesce a fare cose impensabili, bisognerà fare una grande fase difensiva" Tornando a Dybala e ad altri singoli: "Paulo è partito molto bene in stagione, poi ha avuto un calo. Ma sono fasi di crescita. Il rigorista prescelto? Ne abbiamo due, Dybala e Higuain. Con la Samp ha scelto di tirare Gonzalo e ha segnato, ma Paulo continuerà a tirare i rigori come sempre. Khedira? Sami è rientrato da un infortunio e a Genova ha fatto una bella partita, poi per la voglia di rimontare ha fatto troppi inserimenti lasciando Pjanic troppo solo. Per quanto riguarda Mandzukic, devo decidere se gioca lui, Douglas Costa o Matuidi".
Prima di un giudizio sull'avversario, Allegri è tornato a parlare del ko di Marassi contro la Sampdoria nell'ultimo turno di campionato: "A Genova abbiamo fatto una bella partita, ma nel calcio ciò che conta è il risultato - ha proseguito l'allenatore della Juventus -. Dobbiamo essere un po' più reattivi, per migliorare la fase difensiva basta avere un po' più di attenzione. Non penso che la Juventus abbia grandi problemi, questo è un periodo in cui si fa qualche passo falso di solito. Il Barcellona? E' una squadra che in 14 partite non ha ancora perso e ha subito appena due gol segnandone 22. Ha un equilibrio maggiore, difende meglio e subisce meno. Per noi sarà una partita difficile, ma domani possiamo passare il turno. Altrimenti ci proveremo ad Atene. Abbiamo la possibilità di giocarci una grande chance dopo due finali negli ultimi tre anni. Non sarà semplice ma bisogna metterci grande impegno e creare i presupposti per andare avanti. Con il Barcellona devi avere pazienza perché loro palleggiano molto. E bisogna essere bravi. Sappiamo di affrontare una squadra di grande talento e qualità: ci vorrà una partita super per portare a casa un risultato positivo. Ma ora pensiamo innanzitutto a passare il turno, poi lavoreremo per farci trovare pronti a marzo nel momento decisivo. All'andata abbiamo giocato un bel primo tempo e creato molte occasioni senza concederne molte. Quest'anno, però, soprattutto in trasferta, abbiamo preso molti gol e in quei momenti bisogna rimanere più ordinati".
"Ho una rosa ampia che mi consente varie alternative. Da qui al 6 gennaio, poi, finalmente avremo settimane intere per lavorare insieme - ha aggiunto Allegri -, cosa che finora ci è riuscita solo a tratti per via del calendario e della pausa nazionali. Domani abbiamo una partita che potrebbe garantirci il primo obiettivo della stagione, poi dovremo pensare a continuare a migliorare, con la giusta serenità". Chiusura ancora sul campionato. "Abbiamo già perso due partite e la Juventus, per la forza che ha, non può e non deve perdere due partite. Per i numeri espressi finora siamo una squadra da 4° posto in campionato. L'obiettivo resta lo scudetto e per arrivarci ci vuole grande impegno, grande dedizione ed essere blocco unico come squadra. Tutti siamo allo stesso punto, giocatori, allenatore e staff e tutti dobbiamo avere la voglia di andare fino in fondo e vincere in Italia perché sarebbe qualcosa di mai visto prima".
Data: 21/11/2017 -