Per il Napoli dall’urna di Nyon è uscita la Dinamo Kiev, che insieme a Benfica e Besiktas, formeranno il girone B della Champions League 2016/2017. Kiev che per il Napoli vuol dire anche Stadio Olimpico ed evoca brutti ricordi. Nella semifinale di Europa League di due anni fa infatti, nello stadio della capitale ucraina, perse 1-0 contro il Dnipro, vedendo sfumare il sogno europeo ad un passo dall’ultimo atto. Un ricordo che i ragazzi di Sarri vorranno cancellare il prossimo 13 settembre, quando giocheranno contro la Dinamo, proprio all'Olimpico, nel loro esordio in Champions League. Ma dovranno farlo portando la massima attenzione alla squadra di Sergei Rebrov, bicampione d’Ucraina e ormai prima forza nazionale, a dispetto dello Shakhtar Donetsk. In più gli ucraini sembrano a loro agio in Europa. Infatti la scorsa Champions League, la Dinamo Kiev riuscì a superare un girone dei ferro, lasciandosi alle spalle una potenza come il Porto, battendola al Do Dragao per 2-0. Quest'anno si sono qualificati direttamente ai gironi grazie alla vittoria del Campionato e in questo girone B potrebbero rivelarsi la mina vagante pronta ad approfittare degli errori delle favorite Benfica e Napoli.
I PUNTI DI FORZA. La solidità di una squadra molto fisica, organizzata molto bene da quel Sergei Rebrov, vecchio compagno di reparto di Andriy Shevchenko sia alla Dinamo che nella Nazionale Ucraina. Ma il vero punto di forza è la coppia di trequartisti, tecnici ma con molti gol nei piedi: il paraguaiano Derlis Gonzalez, arrivato in estate dal Basilea, e la stella nazionale Andriy Yarmolenko. In più c’è questo continuo dominio del Campionato Nazionale che li porta ad avere una grande fiducia in loro stessi, soprattutto tra le mura amiche dello Stadio Olimpico.
I PUNTI DEBOLI. Ovviamente la differenza qualitativa della rosa rispetto a quella del Napoli. Sulla carta i ragazzi di Sarri sono più forti in tutti i reparti. Ma forse, quello che era il reparto migliore della Dinamo, cioè la difesa formata anche da Dragovic e Vida, ha subito un forte contraccolpo. In questa sessione di mercato il centrale austriaco è partito alla volta di Leverkusen e anche per Vida le voci di una sua cessione si sono fatte insistenti. Ad oggi non è chiaro se il croato rimarrà alla Dinamo, ma sicuramente la giovane età e l’inesperienza di Ochihava, sostituto di Dragovic, hanno indebolito uno dei punti di forza della squadra.
STELLA. Andriy Yarmolenko e chi senno? E’ senza dubbio il fiore all'occhiello della rosa. Il numero 10 dotato di qualità, carisma e tanti gol nei piedi. Lo scorso anno tra coppa e campionato ha superato i 20 gol e quest’anno in tre partite ha già timbrato due volte. E’ un classe ’89 e ha ancora ampi margini di crescita, per questo la retroguardia del Napoli dovrà avere un occhio particolare alle sue incursioni da destra verso il centro, dove, se lasciato con spazio, può diventare devastante.
LA FORMAZIONE TIPO. Albero di Natale o 4-1-4-1 è il modulo di base di Rebrov, a seconda delle difficoltà dell’avversario, ma con un solo dogma: lasciar spazio alla creatività del duo Yarmolenko-Gonzalez. Questi i probabili titolari: Shovkovsky, Antunes, Khaceridi, Vida, Moroziuk, Sydorchuk, Harmash, Buyalskyy, Yarmolenko, González, Júnior Moraes