Alla scoperta del Lussemburgo, la nazionale del Granducato
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Data: 14/09/2018 -

Alla scoperta del Lussemburgo, la nazionale del Granducato

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Il raggiungimento della finale, per la Croazia, al termine degli scorsi Mondiali aveva dato vita ad un discorso piuttosto retorico sul rapporto calciatori/popolazione. Ipotesi che, per quanto avventata, si potrebbe proiettare anche sul Lussemburgo, signore indiscusso della Lega D della Nations League. L’ultimo dei Granducati, infatti, conta soltanto 550 mila abitanti eppure nessuna selezione è riuscita a fare così bene tra le 16 squadre divise nei quattro gironi.

I migliori della Lega D

Nelle due giornate di Nations League che si sono appena disputate, la nazionale allenata da Luc Holtz si è liberata prima con un netto 4-0 della Moldavia, per poi presentarsi sul campo del meno accreditato San Marino imponendosi 0-3. A segno è andato anche Maxime Chanot, che ricordiamo bene per averci regalato l’indimenticabile beffa di un pareggio nel finale in un’amichevole del 2014 (quando in rosa il Lussemburgo aveva solo 12 calciatori professionisti!). Ma soprattutto, chi ha saputo distinguersi più di tutti è Danel Sinani, attaccante che il Milan ritroverà contro nel prossimo impegno di Europa League, contro il Dudelange. Con sei punti conquistati, sette reti segnate e nessuna subita, il Lussemburgo è la miglior squadra della Lega D; Georgia e Macedonia, a punteggio pieno nei rispettivi gironi, hanno segnato soltanto quattro e tre gol senza prenderne nessuno.

Alla scoperta di Danel Sinani

Andato a segno in entrambe le partite giocate, Sinani si è dimostrato l’elemento più interessante della nazionale lussemburghese. Un calciatore da tenere d’occhio, perché come detto affronterà il Milan il prossimo giovedì. “Abbiamo desiderato tanto di essere sorteggiati con i rossoneri, peccato anzi non aver preso anche una squadra inglese nel girone”: coraggio, ma soprattutto spensieratezza, di chi si avvicina al calcio che conta, segnando un traguardo storico per il movimento calcistico del paese, che mai aveva toccato certe vette. A 21 anni, è arrivata la prima convocazione in nazionale nelle scorse settimane, eppure nessuna esitazione: due presenze, due gol. Un giocatore che si sta preparando al grande salto, dunque, grazie ad una fortissima motivazione: l’anno scorso, infatti, era stato molto vicino al Norimberga, ma l’affare non si concluse. Ha lavorato molto sul fisico, perché gli dicevano che era troppo gracile, e forse – visto il prossimo impegno col Milan – qualcuno gli avrà raccontato la storia dell’Abatino. Nella vita, Sinani non ama le tipiche distrazioni giovanili: è riservato, un atteggiamento che usa per nascondere una forte timidezza. Reggerà all’effetto San Siro?

Chi è Luc Holtz, c.t. del Lussemburgo

Giocatore, allenatore, ma anche entrambi: la carriera di Luc Holtz, sviluppata tutta in Lussemburgo, ne ha da subito evidenziato delle qualità particolari. A 30 anni, infatti ha allenato e giocato contemporaneamente nella squadra della sua città. Quindi, il percorso è proseguito con l’Under 21, fino ad arrivare alla nazionale maggiore che guida da otto anni. Nell’attuale dualismo tra la libertà di interpretazione e l’esasperazione tattica, la filosofia di Holtz si colloca idealmente nel mezzo: “L’intelligenza in campo viene prima di tutto”. Un anno fa, di questi tempi, ha raggiunto uno dei risultati più prestigiosi del calcio lussemburghese, grazie al pareggio contro la Francia, poi diventata campione del mondo. “È un giorno di gloria per il nostro calcio” commentò. Ma forse il meglio, per lui e per il Lussemburgo, deve ancora venire.



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