Nuove premiazioni all'evento Football Leader. Il premio "Panchina giusta" è andato a Leonardo Semplici, l'allenatore della Spal reduce dal traguardo raggiunto della salvezza. Al ritiro del premio ha rilasciato delle dichiarazioni, parlando anche del suo futuro, ecco cos'ha detto. "Come allenatore penso che la cosa più importante sia essere credibili, dico sempre quello che penso ma con rispetto. È importante avere i toni giusti, tante persone ci guardano e bisogna essere di esempio. Le proprie ragioni vanno esposte in modo pacato. La panchina giusta per me? Ho un contratto con la Spal con cui ho fatto un percorso impensabile partendo dalla Serie C. La società è tornata a competere a certi livelli e devo condividere i miei meriti con società e calciatori, qualsiasi cosa accada lo deciderò con la Spal".
Premio No Racism - Aldair
Il premio No Racism è stato vinto da Aldair, l'ex difensore della Roma impegnato anche domenica scorsa nella partita benefica dell'evento La Notte dei Re. Il brasiliano ha commentato così il premio e anche alcune vicende del nostro calcio, dai suoi eredi agli sviluppi che potrebbe avere questo mercato. Ecco le sue dichiarazioni.
"Io ho avuto la gioia di essere Aldair e quindi ho sofferto meno di tante altre persone. È giusto fare certi tipi di manifestazione. Uno in cui mi rivedo è probabilmente Thiago Silva. Per avere la tendenza a costruire il gioco da dietro bisogna essere educati fin da piccoli. Io ho avuto la fortuna di avere allenatori che me lo permettessero. Koulibaly alla Juve insieme a Sarri? Molto difficile. Un allenatore per la Roma? Magari torna Eriksson" (ride, Eriksson è tra i presenti, ndr).
Premio alla carriera Eriksson
E proprio Sven Goran Erisksson ha ricevuto il premio alla carriera, queste le sue parole. "Sono stato in Italia più di 13 anni in diverse società, ed è stato un momento favoloso della mia vita. Ho finito l’avventura italiana con la Lazio dove abbiamo vinto 7 trofei in 3 anni, e meglio di così non poteva essere. Ma anche Roma, Lazio, Fiorentina. Premio che significa molto per me, è bellissimo essere ricordati ancora. Facevo giocare Rooney già a 17 anni e lui mi rispondeva soltanto “ok perfetto”, non era mai nervoso. Ma in 4 anni non ho mai capito nulla di cosa mi dicesse perché parlava il dialetto di Liverpool. Beckham ha un carisma che non ho mai visto avere ad un altro atleta, si fermava a firmare autografi per chiunque. Alla Lazio avevamo uno squadrone, penso che a un certo punto fosse anche la squadra più forte d’Europa. Inzaghi lavorava duro sperando sempre di essere titolare, oggi gli faccio i complimenti e sono felice per lui. Mancini? L’ho sopportato nove anni, era un genio come calciatore. Era forte, si vedeva che sarebbe diventato un allenatore. Lo era già quando giocava".
Premio Financial Fair Play - Urbano Cairo, ritirato dal dg Comi
Il Premio per il Fair Play Finanziario è andato a Urbano Cairo ed è stato ritirato dal dg Comi che ha commentato l'anno del Torino. "Aver fatto 63 punti senza raggiungere l’Europa è una cosa da Toro. Come società bisogna stare attenti a mantenere un certo tipo bilancio, avendo la presunzione di crescere in tutte le aree attraverso anche i risultati sportivi. Il Torino è una società sana e con strutture nuove, saremo l’unica squadra in Italia ad avere in centro città lo stadio, il Filadelfia e il centro per il settore giovanile. L’aumento dei tifosi di qualche migliaio a partita è stato un grande traguardo. La nostra mission è l’Europa, abbiamo un presidente ambizioso che quest’anno ci stupirà".
Premio Leader in solidarietà - Massimo Ferrero
Il premio Leader in solidarietà è andato al presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, che ha commentato così. "Sono emozionato perché quando è accaduta la tragedia di Ponte Morandi poco prima avevo passato io il ponte. (Si ferma commosso.) Gesù non mi ha chiamato semplicemente. Noi giochiamo e ci divertiamo, ma vedere quella cosa si è spezzata in due e che io sia stato miracolato rispetto alle vittime, mi spezza il cuore. Poi voglio ricordare Massimo Troisi, oggi ricorrono 25 anni dalla sua morte, io ho fatto due film con lui. Non voglio parlare della Sampdoria ma di Genova, una città che sa sempre rialzarsi e per entrambe le squadre ha un tifo meraviglioso. Che questo sia un premio di speranza. Mi appello a sindaco e governatore, che stanno facendo un grande lavoro con gli sfollati".