Alberto Paleari, il ragazzo d’oro di Giussano. Il portiere che sta facendo passi da gigante nella sua crescita professionale, condita da prestazioni di alto livello e parate decisive in Serie B. Il Cittadella è ottavo a 40 punti, in piena corsa Play Off. La squadra allenata da Venturato cerca un posto in paradiso. E se, arrivati a questo punto, sognare è più che lecito, il merito è anche del portiere classe 1992. Ma come tutti i giocatori con la testa sulle spalle, Alberto, o Albe, come a tutti piace chiamarlo, mette sempre il gruppo al primo posto. Non c’è spazio per i personalismi.
Ormai il ragazzo che supera il metro e novanta è stato adottato con affetto dalla piccola città in provincia di Padova. E’ proprio uno di famiglia. Potrebbe essere il tuo migliore amico o il tuo vicino di casa. Potresti essere andato a scuola con lui. Il classico ragazzo della porta accanto, sempre educato e che ai tuoi genitori piace tanto. Mette sempre a proprio agio, raramente non è sorridente. La sua parlata con accento milanese gli dona ancora più normalità. Semplice e umile, lavora duramente ogni giorno per poter arrivare lontano con la sua squadra.
Laureato in scienze motorie, appassionato di cucina e dello sport in generale. Appena ha del tempo libero si catapulta con la sua ragazza in qualche ristorante più o meno blasonato del Nord Italia, per degustare piatti sempre nuovi. E se per caso te lo ritrovassi al tavolo di fianco, probabilmente ti darebbe dei consigli appassionati su cosa ordinare. Spesso lo si può vedere sfrecciare con il suo monopattino per le vie tranquille di Cittadella. E se ti saluta frettolosamente è soltanto perchè sta rischiando di arrivare in ritardo ad allenamento. Il calcio prima di tutto, giustamente. Ma quando può, si ferma a scambiare due parole con tutti. Vive in mezzo alla gente e con la gente. E questa è la sua grande forza, in piena filosofia Cittadella.
Di seguito l’intervista/gioco che abbiamo realizzato con Paleari:
Di Riccardo Despali