Una storia insolita arriva dalla Spagna, dove l'attaccante Jerémie Bela non ha risposto "presente" alla convocazione dell'Angola per la Coppa d'Africa. Il tutto per provare a conquistare con l'Albacete la promozione in Primera División. La sua squadra di club si trova terza in classifica a 68 punti a 3 giornate dalla fine.
Come riportato da Marca, l'attaccante nato e cresciuto in Francia ma di origini congolesi da parte di padre e angolane da parte di madre non ci ha pensato due volte a declinare la chiamata dell'allenatore dell'Angola Srdjan Vasiljevic: "Sono molto orgoglioso e grato per questa chiamata, ma non posso lasciare la mia squadra ora, abbiamo la possibilità di passare in Primera e questo è molto eccitante e una ricompensa per tutti, per il Club, per i fan e per i miei compagni di squadra. Non posso andare ora".
La storia di Bela è di quelle da raccontare. La sua famiglia paterna di origini congolesi ha dovuto lasciare il paese a causa di una sanguinosa guerra civile e stabilirsi in Angola. Lui ha avuto quindi la possibilità di giocare per tre nazionali diverse, ma alla fine ha scelto l'Angola: "Non è stato facile decidere, dopo aver giocato con la Francia in gioventù, ho avuto la possibilità di giocare con l'Angola e ho dovuto chiedere consiglio alla mia famiglia, parlare con i miei genitori e prendere una decisione. Non è che non mi piace il Congo, è un paese che ho nel cuore, ma parte della mia famiglia viene dall'Angola e anch'io mi considero angolano".
In questo momento il pensiero principale è quello di regalare all'Albacete la promozione, a partire dalla prossima gara esterna contro lo Sporting Gijón: "La mia famiglia è felice della chiamata dell'Angola, in particolare mia nonna materna, è angolana e si sente molto orgogliosa. Ma prima devo portare l'Albacete in Primera, non posso lasciare i miei compagni da soli in un momento come questo". Una scelta di cuore che speriamo possa ripagare l'attaccante classe 1993.