Dopo la clamorosa sconfitta contro l’Alcoyano nella Coppa del Re, il Real Madrid supera Deportivo Alaves per 4-1, ma oltre ai 3 punti guadagnati, c’è anche il ritorno al gol di Eden Hazard, a secco dal 31 ottobre 2020. Una piccola scintilla per il fuoriclasse belga, che con i Blancos non è ancora riuscito a splendere come ha saputo fare con il Chelsea.
Quando Florentino Pérez sborsò 115 milioni di euro per portarlo al Bernabeu, mai avrebbe pensato che il talento fiammingo si sarebbe perso. Eden aveva lasciato lo Stamford Bridge da campione: l’ultimo dei 6 trofei inseriti nella bacheca della squadra di Abramovic è stata l’Europa League conquistata con Maurizio Sarri, tra l’altro con una sua doppietta nella finale contro i rivali dell’Arsenal. Mentalità vincente e talento al servizio del Real Madrid, con la maglia numero 7 di Cristiano Ronaldo, per aprire un nuovo ciclo dopo di lui, questo doveva essere l’obiettivo. Il suo estro, purtroppo, è andato pian piano a spegnersi a causa dei tantissimi infortuni. Forse la sfortuna o forse l’enorme quantità di partite giocate tra il 2018 e il 2019 (ben 58 tra club e nazionale) gli hanno fatto saltare 43 match da quando è un madridista. L’ex Lilla è stato lontano dai compagni più di quanto non ci abbia effettivamente giocato. Per lui solo 34 presenze intramezzate da 283 giorni di recupero dai guai fisici.
Le conseguenze sono state evidenti per tutti: l’esplosività nel dribbling, la freddezza sotto porta e la leadership che l’avevano caratterizzato a Londra si sono viste raramente, ma la fiamma del suo talento, per fortuna, non si è mai spenta del tutto. Eden Hazard, come un’artista, è alla ricerca dell’ispirazione. E allo stadio Mendizorroza, contro l’Alaves, è sembrato quello di una volta. Assist no look di tacco per Benzema più gol di sinistro dopo un controllo sublime sul lancio di Toni Kroos.
Zidane, positivo al Covid, non ha potuto gustarselo dalla panchina, ma siamo sicuri che da casa abbia ammirato con emozione Hazard, con la speranza che il suo “genio calcistico” continui ad uscire dalla sua lampada per aiutare il Real in una stagione non proprio facile. Il suo calvario sembra essere terminato, e a trent’anni appena compiuti i tifosi sperano che il belga possa rivivere una seconda giovinezza al Bernabeu.