"A Bolotelli voglio bene e se in Francia è felice sono felice anche io". Nizza-Napoli, il pericolo Balotelli non è poi così temibile neanche per il suo mentore, Cesare Prandelli: "Forse ce l’ha fatta davvero. Ha spento quella voglia che aveva di incendiare il mondo e ha trovato la giusta identità al Nizza. Ma Mario o non Mario, il Napoli è più forte e passerà il turno" - dichiara l'ex ct azzurro nel corso di un'intervista a Il Mattino - "A Balotelli voglio bene e se in Francia è felice, io sono felice per lui. Ma nel preliminare Champions vedo la squadra di Sarri nettamente favorita. Il suo gioco è già ai livelli della passata stagione. E stiamo solo ad agosto. I preliminari si passano facendo proprio come ha fatto il Napoli: cambiando poco senza farsi trascinare dalle sirenedel mercato,puntando sulla solidità di un gruppo che ha fatto cose straordinarienella passata stagione. Non era questal’estate giustaper cambiare, c’è da chiudere un ciclo".
Nizza ostacolo ostico: "La terza del campionato francese non è una sprovveduta, non può esserlo. Ha cambiato molti dei suoi giocatori ma a questi livelli non possono esistere squadre deboli. Il Napoli deve pensare a giocare da Napoli e passare il turno". Napoli penalizzato in campionato? "Sarri fa bene, gioca agettare acqua sul fuoco, ma per merito suo c’è una squadra in Italia che tutti ci invidiano anche in Europa per capacità di imporre il gioco e di imporsi sugli avversari. Le milanesi hanno bisogno di tempo per contrastare il Napoli. Io penso che Napoli e Juventus partano dallo stesso piano. Perché aver tenuto tutti i migliori è stata la mossa vincente di De Laurentiis. I bianconeri l'abitudine a vincere ormai ce l’hanno sololoro in Italia. E questa mentalità è nel loro Dna: anche se è andatovia Bonucci, poco è cambiato nella loro testa. Ed è questa la grande forza della Juve: quando arrivano i momenti di difficoltà non ne fanno mai un dramma. Ed è in questo che il Napoli deve maturare".
Sul Milan: "Non lo so. Montella è un grande tecnico ma bisogna capire sei giocatori che hanno preso sono da Milan. E per capirlo ci vogliono due o tre mesi. E in Italia se perdi terreno all’inizio, non lo recuperi più. Anche perché a San Siro non perdonano niente". Insigne da 10? No, solo perché... "... se fossi in Lorenzo mi terrei stretta la maglia numero 24. Maradona è Maradona è quella maglia è meglio che resti per sempre legata a Diego. Ventura farà le sue scelte in basea quelle che sono lesue esigenze e le suei dee .A Madrid, con laSpagna,è una partita importante. Penso che i giocatori che hanno iniziato prima degli altri lapreparazione, per esempio, Insigne, avranno una condizione migliore rispetto agli altri. Io sono sicuro che Lorenzo possa essere protagonista nel Napoli e nell’Italia".
In chiusura d'intervista Prandelli parla del "bomber" Mertens: "Per nullaal mondo lo toglierei dal centro dell'attacco, micasono matto...Ha trovato il centro del suo mondo, si è esaltato. Farei persino fatica a convincerlo a non giocarepiù inquel posto dove ha trovato i tempi giusti, i meccanismi perfetti".