Eusebio Di Francesco è uno al quale piace l’abbondanza, sopratutto in attacco. Anche quando l’unico impegno era il campionato, figuriamoci quest’anno che il suo Sassuolo aveva anche l’Europa League. Eppure nel suo tridente c’è sempre stata una certezza: Domenico Berardi. Ecco perché deve aver avuto più di un giramento di testa quando l’attaccante italiano ha lasciato il campo per un infortunio muscolare. “E ora? Che si fa?”, si sarà chiesto. Piano B? No. Piano C? Nemmeno. Piano D? Fuochino. Piano Defrel, ecco: già meglio. Sì, perché Gregoire è una garanzia. Quanto meno al Mapei Stadium. E poco importa se si giochi campionato, preliminari o Europa League. Il suo gol è una certezza. E anche oggi non è venuto meno ai precedenti e l’Udinese è solo l’ultima vittima di una lista che si allunga settimana dopo settimana. Le prime a farne le spese sono state Lucerna e Stella Rossa di Belgrado nei preliminari di Europa League, poi è iniziata la serie A e lui ha continuato a segnare: Pescara e poi Genoa. In mezzo l’Athtletic Bilbao, in Europa League, perché timbrare il cartellino anche nella “terza” competizione annuale era quasi obbligatorio. E’ diventato talmente indispensabile per Di Francesco che non lo fa riposare praticamente mai. Anche nel turno infrasettimanale, quando voleva dare un po’ di spazio a Matri, ha spostato Defrel sull’esterno per piazzare al centro dell’attacco l’italiano. Perché Gregoire può fare un po’ tutto: gol (e da agosto ne sono già 7), ma anche assist ( che invece sono 3). Sarà per questo che Liverpool e Arsenal (non esattamente gli ultimi arrivati) lo seguono con molta attenzione. Qualche indizio? Sono stati già tre volte a visionario dal vivo, e a giudicare dalle sue prestazioni saranno tornati in Inghilterra con gli occhi pieni di soddisfazione. Altro che “piano D”, avranno pensato…
Data: 25/09/2016 -