Si scrive Liverani…. si legge Invincibile. Il Lecce si gode il primo posto in classifica nel girone C e ringrazia soprattutto il suo straordinario timoniere, capace di conquistare 37 punti nei 15 incontri della sua gestione. In 19 gare i giallorossi hanno raccolto 44 punti, frutto di 18 risultati positivi e una sola sconfitta, ad opera del Catania, alla terza giornata di campionato. Al ko in Sicilia corrisponde la fine dell’esperienza di Rizzo, dimessosi per motivi personali, sulla panchina del Lecce. Dopo di lui, solo risultati positivi, prima con la coppia Morello-Maragliulo - alla guida soltanto nella partita contro il Rende - e per Fabio Liverani. Sono cambiati gli allenatori ma non il rendimento della squadra: dopo 20 giornate (compreso ovviamente il turno di riposo), il bilancio complessivo del Lecce è di 13 vittorie, 5 pareggi e una sola sconfitta. Troppo anche per una grande diretta concorrente come il Catania che, con 41 punti e nonostante la vittoria per 3-0 nello scontro diretto, è costretto ad inseguire.
IL GIOCO
Cinque stagioni all’insegna del gioco sulle fasce, poi quest’anno il cambio di rotta: a Lecce si erano quasi stancati delle varie elaborazioni del 4-3-3. Così, in estate, i dirigenti giallorossi hanno stabilito, insieme all’ex allenatore Roberto Rizzo, di costruire una rosa adatta al 4-3-1-2. Modulo, per la verità, accantonato ad inizio stagione dallo stesso Rizzo e poi rivalutato da Liverani, che ha poggiato il suo progetto proprio su questo sistema. Tsonev, Mancosu, Pacilli e Costa Ferreira: dall’uomo di corsa che pressa gli avversari in fase di impostazione al fantasista brevilineo abile nel dribbling, ce n’è per tutti i gusti e l’allenatore romano ha un’ampia scelta che varia di partita in partita. In avanti, invece, sono soltanto due le poltrone a disposizione dei tre bomber della rosa giallorossa: Torromino, Di Piazza e Caturano sono i terminali offensivi del Lecce, ma anche i primi a difendere in fase di non possesso. Pur votata a esaltare il ruolo del trequartista, la capolista comunque non ha definitivamente accantonato il gioco sulle fasce. D’altra parte, con terzini offensivi come Lepore e Di Matteo – e lo stesso Ciancio -, le corsie laterali possono offrire soluzioni alternative in ogni momento della gara.
MOMENTO CHIAVE
9 settembre 2017, Catania-Lecce 0-3. I giallorossi, reduci da un beffardo pareggio a Francavilla e da una vittoria in casa contro il Trapani, perdono il primo big-match della stagione. Poco carattere e poche idee in campo, addirittura tre gol subiti: Roberto Rizzo si dimette dalla carica di allenatore per motivi personali. Nella gara successiva è sostituito dalla coppia Morello-Maragliulo, che strappano tre punti al Rende. Due giorni dopo, la svolta: Fabio Liverani, condottiero della Ternana del miracolo-salvezza nella scorsa stagione, è il nuovo allenatore. Con lui, 11 vittorie e 4 pareggi, tanta grinta e concentrazione: c’è ancora tanto da migliorare, ma il Lecce con Liverani ha cambiato marcia.
IL BOMBER
Matteo Di Piazza, 7 gol in campionato e 4 in Coppa Italia. Nonostante l’eliminazione del Lecce dal torneo, a causa della sconfitta contro il Pordenone, il bomber giallorosso è tuttora il capocannoniere della competizione, grazie alle doppiette rifilate a Pro Vercelli e Pordenone. Arrivato in estate dal Foggia, l’attaccante siciliano è stato protagonista, alla fine dello scorso ottobre, di un “caso” legato ad un post sui social network: “Le parole se le porta via il vento, finisce tutto così presto”, si leggeva sui suoi account Instagram e Facebook. Quello che sembrava uno sfogo per le due panchine consecutive dalle quali Di Piazza era reduce, è stato poi smentito dallo stesso calciatore, “messo in cattiva luce per colpa di un attacco hacker”. Matteo, adesso, punta alla doppia cifra in campionato. In più Caturano, autore di due reti nell’ultima partita contro il Francavilla, è balzato a quota 8 in campionato, deciso ad affermarsi ancora una volta come capocannoniere giallorosso. Con Di Piazza, insomma, sarà una bella sfida.
POSSIBILI RINFORZI
Rosa ampia e almeno un’alternativa per ogni ruolo in modo da entrare in competizione anche con i “titolarissimi”: l’organico del Lecce è di alto livello. Non è da escludere, tuttavia, che i dirigenti giallorossi puntino ad assicurarsi qualche rinforzo nel corso della prossima finestra di mercato. Un mediano completo, forte tecnicamente e in grado di “coprire” compagni di reparto come Armellino, Tsonev o Mancosu - spesso, in fase offensiva, proiettati nell’area di rigore avversaria -, garantirebbe più equilibrio alla squadra. Chissà che, in più, Liverani non chieda un nuovo centrale difensivo, veloce e forte fisicamente, da poter affiancare a Ciccio Cosenza. Il ruolo, a dire il vero, è già coperto da Riccardi, Drudi e Marino: se dovesse partire uno di loro, sarà solo per fare spazio ad un elemento esperto e di alta qualità.
CURIOSITA’
Bisogna andare oltre grandi nomi come Allegri, Spalletti, Sarri e Di Francesco: è Fabio Liverani l’unico allenatore ancora imbattuto, nella stagione in corso e con almeno 10 presenze in panchina, del calcio professionistico italiano. Un primato di un certo spessore e che, fino alla scorsa settimana, l’allenatore giallorosso condivideva con Luciano Spalletti, poi sconfitto dall’Udinese per 1-3 in occasione della diciottesima giornata di Serie A. Detentore solitario dell’insolito primato, adesso Liverani punta a prolungare quanto più possibile il suo “record”. Trapani e Catania, rispettivamente staccati di 8 e 3 punti, saranno i prossimi due avversari. Fabio sa bene che altri due risultati positivi, contro le due più vicine inseguitrici, garantirebbero al suo Lecce una marcia in più nella lotta-promozione.