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Data: 13/11/2018 -

Tatuaggi e non solo: la nuova vita di Agger dopo l’addio al calcio che fece discutere

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Una nuova vita dopo l’addio al calcio due anni fa, l’ex difensore danese Daniel Agger - che ha vestito le maglie di Brondby e soprattutto Liverpool, squadra in cui ha giocato dal 2006 al 2014 - ha trovato il modo per vivere della sua seconda passione dopo lo sport che lo ha reso famoso in Premier League e non soltanto. Nel 2016, molto si era parlato delle motivazioni che lo avevano costretto a dire addio ai campi a causa della sua non buona condizione fisica a soli 31 anni.

"Ho smesso perché ho preso troppi antidolorifici"

“Nella mia carriera ho preso troppi antinfiammatori - aveva raccontato - so bene che questo fa schifo, ma alla fine ho dovuto dire basta e posso solo consigliare che ad atleti di non fare gli errori che ho fatto io perché sarebbe meglio per loro prendere meno medicinali ed evitare di giocare se non si è in buone condizioni”. Per questo motivo il difensore danese era stato costretto a lasciare il Liverpool e a tornare in Danimarca per giocare ancora due anni nel club che lo aveva lanciato, prima di cambiare definitivamente vita.

Tanti problemi alla schiena e gli antidolorifici come unico modo per provare a continuare una carriera terminata comunque troppo presto, con la convinzione che proprio i medicinali siano stati la sua rovina. Così Agger si è lasciato alle spalle il pallone e ha investito su altre passioni maturate nel corso della vita, su tutte quella per i tatuaggi. Il difensore ha studiato ed è diventato un tatuatore professionista ora tra i più riconosciuti in tutto il mondo. Il suo negozio è tra i più grandi d’Europa e oggi riproduce disegni sulla pelle degli altri dopo averli spesso esibiti anche sulla sua pelle: “Avevo circa 15 anni quando in gita scolastica a Parigi feci il mio primo tatuaggio che ho ancora oggi“, racconta Agger.


Un corpo quasi interamente coperto in ogni centimetro da inchiostro, un cimitero vichingo sulle spalle, dei cuori sui polpacci, proverbi latini e nomi dei suoi familiari un po’ ovunque. Oggi Agger è un tatuatore qualificato ma non dimentica il suo passato nel calcio: sulle nocche della mano, infatti, si può leggere ‘YNWA', “You’ll Never Walk Alone, il noto acronimo dell’inno che per tanti anni ha sentito cantare prima delle partite del suo Liverpool”. Tatuaggi ma non solo, perché come racconta lo stesso ex calciatore i soldi da investire una volta terminata la carriera erano tanti.

Non solo tatuaggi

Così è stata creata anche la ditta chiamata KloAgger - nata nel 2013 con un investimento di 450.000 £ - che gestisce i sistemi fognari in Danimarca. Daniel insieme al fratello minore Marco e ad un amico si occupa in prima persona anche di questo tipo di attività - che però, confessa, gli piace meno rispetto a quella dei tatuaggi. Un addio al calcio di cui tanto si è parlato e un post carriera in cui Agger ha trovato la sua nuova dimensione, tra una passione che lo ha accompagnato per anni e un’altra certamente meno usuale ma comunque redditizia.



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