C’è anche Andrea Abodi in tribuna per la finale del Torneo di Viareggio, segnale evidente del rapporto forte che lega la Serie B a questa manifestazione. I giovani del futuro, come in passato Immobile, Cerri e tanti altri: dal Viareggio ai professionisti attraverso la porta della B. “Un rapporto che continua e si intensificherà ancora di più, ci troveremo la prossima settimana per organizzare l’edizione del prossimo anno: ci saranno tante novità. Affronteremo il tema anche del miglioramento di questo stadio, c’è da renderlo all’altezza di questo torneo. Il nostro è un legame di coerenza tra questo torneo e la filosofia della nostra Lega, ci è sembrato quasi naturale stabilire questo rapporto e portarlo avanti. Adesso ci dedicheremo alla qualità delle presenze internazionali, nomineremo una specie di “Ministro degli Esteri” per creare rapporti con le società stranieri. Riporteremo il Viareggio ad essere il più grande torneo internazionale a livello giovanile”.
Un pensiero anche per un altro giovane, quel Giulio Regeni che ha perso la vita in Egitto: “Dedicheremo una giornata di campionato per dare un contributo alla sua famiglia alla ricerca di una verità che stenta ad arrivare. La sua fine tragica merita un rispetto particolare, noi non possiamo fare a meno di essere al loro fianco”. Un passaggio anche sulla Lega di A e sul paracadute economico per le retrocesse: “Al di là delle motivazioni, ci deve essere un maggior rispetto tra le leghe quando la decisione di una lega ha effetti sull’altra. E’ un sistema ancora fragile, dobbiamo avere più comunicazione. in Europa tutti i grandi campionati hanno una relazione stretta tra le due competizioni”.
E le riforme? “La Lega di A ha la sua autonomia, ha tutto il tempo che vuole. Abbiamo iniziato gli incontri con Gravina, Cosentino e Tavecchio: se non parte dall’alto, è giusto che la riforma dei campionati debba partire dal basso”. Un pensiero, Abodi, lo lega anche all’omicidio stradale, una battaglia a cui la Lega di B è stata vicina: “Per la famiglia Guarnieri e le tante famiglie che hanno subito una tragedia così sia il riconoscimento di un dolore che era rimasto impunito. E’ stato un percorso lungo, credo sia stato un atto di rispetto per queste famiglie. Speriamo che più che gli arresti si arrivi ad una forte campagna di educazione stradale. Prevenire piuttosto che curare”. Chiusura, sui tanti talenti della finale tra Palermo e Juventus. Un futuro in B? “E’ un destino di questo torneo essere un crocevia di talenti, come il nostro campionato. Il rapporto diventerà ancora più forte…”.