Prestazione di alto livello ieri sera, con quell'incrocio che trema ancora e il gol soltanto sfiorato. Sfortunato, dunque, nella sfida contro il Napoli, ma Cristian Tello sta conquistando Firenze e la Fiorentina a suon di giocate e corse sulla fascia. Lo stesso giocatore spagnolo, nella giornata di oggi, ha risposto sul proprio profilo Twitter alle domande postegli dai suoi fans, rivelando anche qualche retroscena interessante: "Cosa penso della Serie A e se tornero' al Barcellona in futuro? Per quanto riguarda il campionato italiano sono soddisfatto e allo stesso tempo stupito - le parole di Tello - È tutto il contrario di cio' che si dice in giro, ogni giorno che passa mi sento sempre meglio. Sul mio futuro, posso dire che al momento penso soltanto a godermi l'esperienza con la maglia della Fiorentina, ho scelto Firenze per la fiducia mostrata nei miei confronti. Ho lasciato il Barcellona perché il mio desiderio era quello di trovare più spazio e sentirmi un elemento importante all'interno di un gruppo. Non so se tornerò un giorno in blaugrana, solo il tempo potra' stabilirlo".
"L'obiettivo alla Fiorentina è lottare fino alla fine - risponde lo spagnolo in merito agli obiettivi della viola- concludere il campionato nella miglior posizione possibile e conquistare tutti i traguardi che questo club e i suoi magnifici tifosi meritano. Ho scelto la maglia numero 27 perché indica la data di nascita di mia figlia". Sui ricordi e sui sogni più belli, Tello racconta: "Da quando sono diventato calciatore, il momento più emozionante è stato sicuramente il debutto con il Barcellona, un sogno diventato realtà. Li ho avuto la fortuna di giocare con i migliori calciatori al mondo. Il mio sogno è quello di sollevare al cielo la Champions League e vincere qualcosa con la maglia della Spagna. I gol a cui tengo di più? Sicuramente le tre reti al Levante in Coppa del Re e quelli nel derby contro lo Sporting quando vestivo la maglia del Porto".
Chiusura, infine, dedicata ai modelli cui l'ala della Fiorentina s'ispira: "Mi piace molto Douglas Costa, quando gioca è uno spettacolo".
