A tutto Mancini: “Felice per Eder, l’Italia può arrivare in semifinale. Candreva aspetta l'Inter? Normale che quelli bravi vogliano giocare in grandi club"
Il quarto posto della scorsa stagione è già archiviato, in casa Inter si pensa adesso al futuro. Ospite a "Euro Calciomercato – L’originale" su Sky Sport, l’allenatore nerazzurro Roberto Mancini ha parlato così del momento del club interista, a partire dalle considerazioni su Eder, protagonista assoluto nella vittoria dell’Italia contro la Svezia ad Euro 2016: “Eder è un professionista serissimo, un ragazzo per bene – le parole di Mancini - Ha avuto la sfortuna di arrivare nell’Inter nel nostro momento peggiore. Ha faticato all’inizio, ma ha sempre dato tutto per la squadra, comportandosi benissimo. Abbiamo fiducia in lui, sono felice che abbia realizzato un gol importante con la Nazionale. Il mio rapporto coi calciatori? Io sono esigente, per giocare nell’Inter bisogna essere grandi giocatori. Per vincere c’è bisogno di giocatori bravi, che siano in grado di esprimere il massimo. Io voglio questo, il comportamento che adotto non può essere lo stesso per tutti, perché si tratta di persone diverse l’una dall’altra”. Poi, inevitabilmente, qualche riflessione sul mercato: “Candreva? Ci fa piacere che i giocatori bravi aspettino di giocare nell’Inter. Questo dipende esclusivamente dal fatto che siamo un grande club e ogni giocatore ha l’ambizione di poter giocare in squadre importanti. Dove giocherà Banega? Banega in questo momento gioca in una posizione tra centrocampo e attacco, fa un po’ la mezzapunta. Si propone, va indietro, si fa dare la palla. Non ha un ruolo ben definito”. E sull’Italia, che ben sta figurando in Francia: “Penso che sia un Europeo particolare rispetto a tutti gli altri. Qualificandosi le prime due e le migliori terze, credo che le grandi andranno avanti tutte. Il vero torneo inizierà dagli ottavi di finale. Penso però che, a meno di clamorose sorprese, Italia, Spagna, Germania e Francia possano essere le quattro semifinaliste. Il Belgio è una grande squadra con individualità importanti, ma ha delle difficoltà ad essere una squadra vera”. Sulla Serie A che verrà, Mancini ha le idee chiare: “Gap tra Juve e le rivali aumentato? Le altre sono un po’ ferme. La Juve, invece, era già forte prima e si è mossa tantissimo. Pjanic è un grande giocatore, Dani Alves porterà qualcosa in più. Se tratterranno anche Morata, partiranno da favoriti assoluti.
"Possibile mio addio all’Inter? Non credo proprio che non sarò l’allenatore dell’Inter nella prossima stagione - ha proseguito l'allenatore nerazzurro - Nella vita, però, non si sa mai. Se l’Inter mi vendesse tutti i giocatori migliori, chissà…(ride n.d.r). Non mi sono ancora incontrato con la società, non ci sono stati i tempi tecnici. Ci vorrà ancora un po’ di tempo, per adesso la dirigenza sta pensando al mercato. Quando si ha una società che vuol investire, comunque, si hanno più possibilità di vincere”. Chiusura, infine, dedicata ad Antonio Conte, che sbarcherà in Inghilterra la prossima stagione sulla panchina del Chelsea: “Antonio è un grande allenatore. Magari avrà bisogno di tempo per ambientarsi, dovrà adeguarsi alla Premier League che è un campionato diverso. Lui comunque ha esperienza, è bravo, non credo avrà problemi”.