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Data: 28/09/2017 -

"A Crotone perchè amo le sfide e le piazze calde". A tutto Mandragora, tra Juventus e U21

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Primo gol in A la scorsa settimana e ora Rolando Mandragora si gode il momento: "Ho voluto a tutti i costi il Crotone – spiega il centrocampistaperché mi piacciono le sfide, le piazze calde e poi perché questo club punta sempre sui giovani. Com'è Nicola? Davvero un ottimo allenatore. Al di là delle questioni tecnico-tattiche, mi ha sorpreso positivamente il suo lato umano: trasmette bei valori, calcistici e non".

Contro il Benevento il primo gol tra i pro. Una rete belissima: controllo e tiro di sinistro al volo. "Un bel gesto tecnico, cercato. Noi calciatori viviamo per questi momenti». Un gol di pregevole fattura copiato dai tanti campioni della Juventus ammirati lo scorso anno in maglia bianconera: "Qualche appunto l’ho preso... Quando vedi da vicino i gesti tecnici di gente come Dybala, Pjanic e tutti gli altri campioni è normale che qualcosa ti resti. Nel gol mi sono ispirato alle conclusioni magiche di Dybala e Pjanic". Lo studio, una parte fondamentale del gioco di Mandragora: "Mi focalizzo principalmente sui centrocampisti moderni, quelli abili in entrambe le fasi. Khedira è un punto di riferimento. Sami lo scorso anno non mi dava consigli veri e propri, però parliamo di campioni sempre disponibili a darti una mano. Quando ti alleni con loro, l’aspetto più difficile è adattarti al ritmo, ai loro scontri fisici, alla mentalità vincente".

Mentre Mandragora è andato a farsi le ossa a Crotone, un suo coetaneo - Bentancur - ha già giocato titolare con la Juventus in Champions League, al Camp Nou. Un'invidia che scatterebbe anche ad un santo: "Nessuna invidia, non scherziamo... Mi ha fatto piacere per Rodrigo, che ho incrociato al Mondiale Under 20 e conosciuto a Vinovo. Se ha giocato è perché sul campo, in allenamento, aveva dimostrato di meritarlo. Tornare alla Juventus? È un mio obiettivo, ma per riuscirci devo stare concentrato sul Crotone. Io e Bentancur il futuro? Magari... Ma per il momento mi impegno qui. Alla Juventus non penso, ora: spero sia un anno per me positivo e soprattutto di crescita, il primo obiettivo è salvarmi col Crotone".

Futuro che sarà bianconero per molti altri ragazzi in giro per l'Italia. Mandragora scommette su due: "Sono tanti quelli bravi e che possono tornare alla Juve. Se devo fare due nomi, dico Orsolini e Lirola. Il calcio, però, cambia in fretta: dipenderà dalla crescita di ognuno di loro". Crescita che sembrava essersi rallentata dopo i due infortuni al piede dello scorso anno: "I momenti più dolorosi sono stati quelli dei due interventi chirurgici, soprattutto perché a 19 anni vorresti spaccare il mondo e non poter giocare è dura". Infortunio che gli ha tolto anche l’Europeo Under 21: ma del nuovo corso è il capitano. "La fascia mi inorgoglisce, è una bella responsabilità. Non mi guardo indietro, penso al prossimo Europeo". Infine il pensiero va a quasi 3 anni fa, il 29 ottobre 2014: "E’ il mio esordio in serie A con la maglia del Genoa, proprio contro la Juventus. Un sogno avverato. Avevo 17 anni e di fronte a me c’era Pogba. A quella partita penso spesso perché so di dover far meglio di quella volta".



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