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Data: 30/05/2023 -

Patteggiamento Juventus: "Noi corretti. L'accordo è un punto fermo per ripartire"

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Il comunicato della Juventus dopo l'accordo per il patteggiamento per la manovra stipendi
Il comunicato della Juventus dopo l'accordo per il patteggiamento per la manovra stipendi

Il Tribunale Federale ha accettato il patteggiamento concordato tra la Juventus e la Procura Federale. La società bianconera dovrà pagare un'ammenda di 718 mila euro per la manovra stipendi, i rapporti con gli agenti e le partnership sospette con altri club. È arrivato il comunicato ufficiale della Vecchia Signora, che ha commentato la decisione.

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Il comunicato della Juventus dopo il patteggiamento

Torino, 30 maggio 2023 – Juventus Football Club S.p.A. (“Juventus” o la “Società”) comunica di aver definito ad ogni effetto con gli organi della Giustizia sportiva il procedimento FIGC n. 336 pf 22-23 (relativo alle c.d. “manovre stipendi 2019/2020 e 2020/2021”, ai rapporti con taluni agenti sportivi, nonché a taluni presunti “rapporti di partnership” con altri club) a fronte dell’irrogazione di una sanzione pecuniaria pari a Euro 718.240,00 e della rinuncia alla presentazione di ricorso innanzi al Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI avverso la decisione emessa dalla Corte Federale d’Appello della FIGC in data 22 maggio 2023 nel procedimento relativo alle c.d. “plusvalenze”.

Il Tribunale Federale Nazionale FIGC ha assunto, infatti, in data odierna la Decisione 0189/TFNSD-2022-2023 che, definitivamente pronunciando, dispone l’irrogazione della suddetta sanzione pecuniaria nei confronti della Società a seguito della proposta di “applicazione di sanzioni su richiesta dopo il deferimento” presentata da Juventus ai sensi dell’articolo 127 del Codice di Giustizia Sportiva FIGC che contempla, altresì, l’assunzione dell’impegno della Società di rinunciare alla presentazione di mezzi di impugnazione innanzi al Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI avverso la decisione emessa dalla Corte Federale d’Appello della FIGC in data 22 maggio 2023 nell’ambito del giudizio di rinvio n. 138/CFA/2022-2023 (procedimento n. 233 pf 21-21 relativo alle c.d. “plusvalenze”).



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