In Inghilterra, anche il calcio traina il cambiamento. Dopo settimane di proteste da parte dei giocatori verso gli insulti razzisti ricevuti in rete, Instagram ha fatto un passo avanti verso l’eliminazione degli account che, anche attraverso messaggio privato, discriminano altri utenti.
La piattaforma social non utilizza ancora una tecnologia capace di intercettare commenti inappropriati nei messaggi privati. Adesso, però, le cose dovrebbero cambiare.
Lo ha annunciato Fadzai Madzingira, il manager delle politiche sui contenuti di Facebook (l’azienda proprietaria di Instagram): “Mi inorridisce che [i calciatori] abbiano dovuto affrontare certi tipi di abusi. Prenderemo misure più forti contro le persone che violano le regole dei messaggi diretti di Instagram, li rimuoveremo direttamente dalla piattaforma”.
Anthony Martial, Reece James, Axel Tuanzebe e Marcus Rashford erano stati alcuni fra i giocatori più attivi nella campagna contro l’odio sul web. Anche l’allenatore dell’Arsenal, Mikel Arteta, aveva detto di aspettarsi una presa di responsabilità da parte dei colossi del web.
Le manifestazioni di denuncia erano nate dal calcio, ma erano arrivate anche a smuovere anche esponenti del governo, fino ad arrivare persino al Principe William (che, formalmente, è anche il presidente della FA). “Coloro che propagano odio e divisione devono essere resi responsabili delle loro azioni. Questa responsabilità si estende alle piattaforme dove buona parte di questa attività ha luogo”, aveva dichiarato.
