La FIFA chiude le porte alla Superlega. La federazione internazionale ha infatti espresso, attraverso un durissimo comunicato firmato da Infantino e dai 6 presidenti delle confederazioni continentali nel calcio, il suo più totale dissenso alla Superlega europea.
“Una tale competizione non sarà riconosciuta- si legge nella nota - né dalla FIFA nè dalle rispettive confederazioni”.
Ma c’è di più. Il comunicato è molto chiaro anche nei confronti dei club e del calciatori: “A qualsiasi club o giocatore coinvolto in questa competizione non sarà permesso di partecipare a nessuna competizione organizzata dalla Fifa o dalle rispettive confederazioni".
Sarebbe quindi automatica l’esclusione dai Mondiali, gli europei, coppe e campionati. Praticamente tutte le competizioni che conosciamo.
“Secondo lo statuto della FIFA e delle confederazioni, tutte le competizioni dovrebbero essere organizzate o riconosciute dall’ente competente al loro rispettivo livello, dalla FIFA a livello globale e dalle confederazioni a livello continentale. A questo proposito – si legge ancora - le confederazioni riconoscono il Mondiale per club organizzato dalla FIFA, nel suo formato attuale e nuovo, così come la FIFA riconosce le competizioni organizzate dalle confederazioni come le uniche competizioni continentali per i club".
La nota infine afferma anche che una competizione di tal genere sarebbe contraria ai principi fondamentali del mondo del calcio, ragion per cui non sarà mai riconosciuta.
“Merito sportivo, solidarietà, promozione, retrocessine e sussidiarietà, sono principi fondamentali del merito sportivo, sono le fondamenta della piramide calcistica che garantiscono al calcio un successo globale e sono, come tali, sanciti dalla FIFA e dagli statuti delle Confederazioni. Il calcio ha una lunga storia di successi grazie a questi principi. La partecipazione alle competizioni globali e continentali dovrebbe sempre essere guadagnata sul campo”.