Chi paga i giocatori che si infortunano in Nazionale? Questa è una delle domande che in questi giorni sta catturando l’attenzione di tutti gli appassionati del mondo del calcio. La risposta ha un solo nome, quello del FIFA Club Protection Program.
Si tratta di una polizza assicurativa che copre il rischio di infortunio dei giocatori professionisti, tesserati per società di calcio affiliate ad una Federazione membro della Fifa e, dunque, assicurati per le partite delle squadre nazionali dagli organizzatori dell’evento in caso di invalidità. Sono tanti infatti i calciatori che durante gli impegni con le proprie Nazionali sono stati costretti a lasciare il campo di gioco per infortunio, costringendo i propri club a ridefinire gli schemi di gioco.
Il CPP dunque garantisce che la FIFA fornisca un risarcimento per le perdite subite dal club durante il periodo in cui il giocatore non sia disponibile per un’invalidità momentanea, ma non per malattia, invalidità permanente, decesso o altri costi per le cure mediche. Un problema per le squadre non da poco, visto che sono costrette a continuare a pagare un proprio giocatore che ha subito un infortunio non durante una propria partita.
Questo programma, entrato in vigore per la prima volta durante gli Europei del 2012 in Polonia e Ucraina a spese della UEFA, copre tutte le competizioni tra due nazionali giocate durante il periodo nel calendario delle partite internazionali della FIFA, con un tetto massimo fissato a 7,5 milioni per giocatore. Il compenso è pagabile per un massimo di 365 giorni, solamente dopo i primi 28 giorni di infortunio e include solamente lo stipendio fisso del contratto del giocatore. Una volta esaurito il budget annuale di 80 milioni di euro, la Fifa non risarcirà più i club.