Un presidente rock e una squadra che non manca mai, anno dopo anno, di riscrivere la propria storia cambiando gli spartiti. Il Chievo Verona si è ormai ritagliato un posto fisso in Serie A, partendo dal basso e incarnando alla perfezione l’idea del ‘working class hero’ tanto cara alla musica rock.
Ieri sera, all’Arena di Verona, hanno suonato in concerto i 2cellos, una coppia di violoncellisti che arrangia i grandi pezzi del rock in chiave moderna. Luka Sulic, sloveno, e Stjepan Hauser, croato, hanno girovagato il mondo prima di trovare la loro dimensione, così come il Chievo ha tergiversato per anni nelle categorie inferiori, prima di imporsi sulle luci della ribalta. Due soli musicisti, due soli strumenti e l’energia che scaturisce da una musica tanto alternativa quanto esplosiva.
L’Arena ha registrato il tutto esaurito, con 14.000 spettatori che hanno assistito all’unica data italiana del tour dei 2cellos. Al termine del concerto, i due musicisti hanno ricevuto in dono dal Chievo due maglie da gara personalizzate: numero 87 per Luka e numero 86 per Stjepan, come è fissato all’anagrafe.