Si è detto fortunato, Carlo Ancelotti. Nonostante tutto. Nella settimana dell'eliminazione dalla Coppa di Germania, arrivata appena dopo quella dell'addio alle speranze europee, ecco il 27esimo trionfo della storia in Bundesliga per il Bayern Monaco, il quinto consecutivo: per i bavaresi, vittoriosi per 6-0 sul campo del Wolfsburg, è già tempo di alzare il Meisterschale. In attesa della pioggia di birra che lo aspetta - come da tradizione - nel prossimo appuntamento all'Allianz Arena, Carletto si gode il suo secondo titolo conquistato in Germania. L'ennesimo di una carriera unica, che lo ha portato a vincere campionati in quattro nazioni diverse, a cui va aggiunta la Decima consegnata al popolo di Madrid.
Solo in tre occasioni il Bayern Monaco aveva vinto più velocemente la Bundesliga, due delle quali (2012-13 e 2013-14) con allenatore Pep Guardiola. Proprio dello spagnolo - nonostante i due si rispettino e si stimino a vicenda - Ancelotti aveva l'ambizione di fare meglio: non ci è riuscito, almeno al primo tentativo. L'eliminazione dalla Champions League è stata una doccia fredda che ha ridimensionato inevitabilmente la portata del lavoro dell'ex allenatore del Milan, meritevole comunque di aver gestito senza alcun problema uno spogliatoio variegato e che sta vivendo un fisiologico periodo di cambio generazionale. Tra i meriti di Ancelotti c'è senza dubbio quello appena citato: la continuità, che a livelli così alti non è mai una formalità, neppure se ti chiami Bayern Monaco.
Motivo di delusione, per il Bayern, è di essere mancato in due dei tre appuntamenti più importanti della stagione. Aspetto sul quale Ancelotti dovrà inevitabilmente lavorare in vista della prossima, nella quale necessariamente i bavaresi dovranno ambire a insediare il titolo europeo. La piena concentrazione nei confronti degli impegni di Champions League ha senza dubbio inficiato su quello che è stato il rendimento in Bundesliga della squadra, in diverse occasioni disattenta e poco ordinata. Ma alla fine vincente, grazie anche alle ottime prestazioni arrivate nelle gare più importanti, a partire da quella pre-natalizia contro la sorpresa RB Leipzig, gestita da vera big. Ancora una volta in campionato il Bayern ha dimostrato di non avere rivali (le larghissime vittorie contro Amburgo, Augsburg e appunto Wolfsburg lo confermano) e ora si gode il giusto riconoscimento. Ancelotti brinda alla prima stagione, in attesa di nuovi miglioramenti.