“Tra il mare di Livorno e quello di Bari scelgo quello di Bari. Però sulla cucina il cacciucco vince su patate, riso e cozze. Anche se la focaccia barese è tanta roba”. Prima di iniziare sul serio l’intervista, Giacomo Ricci definisce le priorità. Tra la sua Livorno, dove è nato, e Bari, diventata casa da un anno e mezzo. Il terzino sinistro biancorosso è uno dei più impiegati in stagione da Michele Mignani: 13 volte titolare su 15 partite stagionali, sommando Serie B e Coppa Italia. “La pausa del campionato arriva nel momento giusto – racconta a GianlucaDiMarzio.com – c’è stato un calo a livello di prestazioni e abbiamo la possibilità di recuperare qualche infortunato. Dobbiamo riprendere dal ritmo mostrato fino a un mese fa”.
Alla sosta il Bari ci arriva con 21 punti dopo 13 partite e il sesto posto in tasca. “Siamo più in alto rispetto alle attese – sottolinea Ricci – quando abbiamo avviato il ritiro precampionato, mi ricordo che il pensiero era quello di una tranquilla salvezza. Essere in zona playoff a novembre ci fa ben sperare per il prosieguo del campionato. Siamo a un terzo della stagione, forse il Frosinone è l’unica che sin qui ha dimostrato di avere qualcosa in più rispetto alle altre. Secondo me c’è ancora tanto tempo per capire chi andrà su. Dall’inizio del 2023 si capiranno i veri rapporti di forza”.
Intanto una priorità per il Bari sarà quella di migliorare il rendimento casalingo: 7 punti su 6 al San Nicola, dove la media spettatori sfiora le 28mila presenze a partita, 14 su 7 in trasferta. “Penso che in casa forse è più complicato – la spiegazione di Ricci – perché le squadre che ci affrontano ci aspettano tanto. In trasferta abbiamo più spazi e le nostre qualità emergono meglio“.
I legami sono una parola d’ordine per Ricci. Che dall’arrivo a Bari, estate 2021, ha visto “cambiare diverse cose”. È arrivata la proposta di matrimonio per la sua Martina e i due hanno anche comprato casa. “Ma nella mia Livorno” ricorda il difensore. “Bari porta bene”. In Puglia lo ha portato il direttore sportivo Ciro Polito: “Per me è tutto dovuto a lui – ammette Ricci – abbiamo lavorato insieme a Castellammare di Stabia e voleva già portarmi con lui ad Ascoli. Nella scorsa estate mi ha chiamato e sono stato felice di raggiungerlo”.
E in Puglia si è ricomposto anche il duo con Alessandro Mallamo: “Con Ale c’è un legame speciale, è nato ai tempi della Juve Stabia e lo abbiamo consolidato anche quando non abbiamo giocato insieme: è bello essere insieme qui a Bari”. E fino a poco fa i due erano anche vicini di casa: “L’anno scorso vivevo con vista mare, nel palazzo accanto a Mallamo. Quest’anno ci siamo spostati ma ci vediamo sempre”.
Chi Ricci non vedrà per qualche giorno è Cheddira, convocato per il Mondiale in Qatar con il Marocco: “Siamo contentissimi per Wal, se lo merita. Ha dimostrato gara per gara di meritare questo traguardo. Senza di lui magari perdiamo qualche certezza ma abbiamo giocatori forti al suo posto”. E per sostituirlo in zona gol – 14 gol dei 28 del Bari sono dell’attaccante 24enne nato a Loreto – servirà il contributo di tutti. Anche di Ricci, che in 39 partite con il Bari non ha mai segnato, pur servendo 7 assist. “Ci sono andato vicino, mi piacerebbe tanto segnare in casa davanti ai nostri tifosi – spiega – se dovesse arrivare sarò contento ma quando vado in campo penso ad altro”.
Magari gli sarà utile riavvolgere il nastro. “Quando ero piccolo, giocavo da esterno d’attacco o mezzala. Poi mi hanno abbassato in difesa e da allora non ho più cambiato“. Spingendo tanto e coltivando sin qui un solo rimpianto in stagione. “Ci manca un rigore contro la Ternana per quel contatto tra me e Di Tacchio – ricorda – dal campo avevo subito intuito che la trattenuta c’era stata. Rivedendola, poi, ho capito che il rigore era abbastanza chiaro. Però ormai è alle spalle, pensiamo alle prossime partite che sono importanti. Dobbiamo tornare a fare i tre punti già domenica prossima a Como”.
Parla con le certezze di chi vive uno spogliatoio compatto, Ricci. “Di Cesare è quello che fa ridere di più – racconta – è sempre molto allegro e guida il gruppo. Ci sono pochi ragazzi riservati, è un gruppo che alla fine si conosce dallo scorso anno e si scherza tanto. Credo che l’avvio positivo di questo campionato sia dovuto anche a questo”.
Compattezza che si sviluppa anche…ai videogiochi. “In ritiro la Playstation non manca mai – ammette – giochiamo insieme a Call of Duty, giochi tranquilli insomma“. Elmetto in testa, con un obiettivo in mente: ritrovare quella Serie A in cui Ricci ha totalizzato tre presenze con il Parma. E che aveva solo accarezzato due estati fa, quando dopo la promozione con il Venezia aveva scelto la Puglia: “L’obiettivo è di giocare in Serie A, sia per me che per la città di Bari. Io spero di poterlo fare con questa maglia addosso, vivere una doppia promozione qui sarebbe davvero storico”.
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