Categories: Interviste e Storie

Gaucci, quando l’acquisto nasce tra i tappeti

L’ultimo vero saluto non c’era ancora mai stato. Riccardo Gaucci, nove mesi fa, lo aveva promesso a se stesso durante i giorni del lutto e del dolore. Poi la pandemia a rimandare i piani, fino alle scorse ore quando il secondogenito di Luciano ha raggiunto il cimitero di Santiago, nella Repubblica Domenicana, dove l’ex presidente del Perugia aveva deciso di vivere costruendo anche una seconda famiglia.

Una preghiera, un mazzo di fiori e la maglia del Perugia, dietro il numero uno e la scritta ‘Gaucci’. Riccardo, fino a poche settimane proprietario del Floriana a Malta, se l’era ripromesso dopo che d’accordo con il fratello Alessandro aveva deciso di non rimpatriare la salma del padre, deceduto lo scorso 1 febbraio all'età di 81 anni dopo una lunga malattia. Il loro rapporto è stato tormentato, per un lungo tempo si era anche interrotto con anni di tensioni e silenzi che avevano seguito il fallimento del club umbro.

Lasciati alle spalle in una giornata commovente che per Riccardo sarà difficile da dimenticare. Tante immagini gli saranno passate davanti a quella lapide, insieme avranno ricordato la cavalcata memorabile di un presidente unico, così vulcanico da esser ribattezzato “Luciano Uragano”. Tra le mille sfaccettature Gaucci fu anche profondo conoscitore di calcio e grande scopritore di talenti, spesso stravaganti. Tante storie e tante trattative curiose, come quella per l'iraniano Rahman Rezaei, raccontata in Grand Hotel Calciomercato.

Merito di una videocassetta

Inizia così: «Un giapponese, un cinese, un coreano e un iraniano. Sembra una barzelletta ma è una trattativa del 2001 nata all’interno del negozio di tappeti più importante di Perugia». Alessandro Gaucci, figlio e braccio operativo di Luciano, era partito per comprare due tappeti persiani da sistemare nel soggiorno della sua nuova casa.

Non saranno gli unici acquisti della giornata perché il proprietario dell’attività, insieme ai tappeti, gli lascerà anche una videocassetta dalle scritte in persiano e le immagini rovinate. Quanto basta per ritrovarsi dal nulla un difensore che si ritaglierà uno spazio importante in Serie A per ben due stagioni consecutive. Un’altra scommessa vinta dalla famiglia Gaucci.

Redazione

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