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Due luci nel buio di San Siro: Esposito e Merola, campani a Milano

Blackout Inter, buio a San Siro. Nerazzurri sconfitti ed eliminati in Europa League dall’Eintracht Francoforte. Ma a far luce su una serata cupa ci hanno pensato le due giovani stelle lanciate dall’allenatore nerazzurro negli ultimi minuti di gara: Sebastiano Esposito, classe 2002, e Davide Merola, classe 2000. Talenti della Primavera di Madonna, all’esordio assoluto in prima squadra, per una sera prestati al grande calcio europeo. Entrambi campani: il più giovane originario di Castellammare di Stabia, il collega più grande nato a Santa Maria Capua Vetere. Storie simili e destini comuni: famiglie emigrate al nord in cerca di fortuna, per cullare il sogno dei piccoli di casa di diventare calciatori.

Esposito è l’esordiente più giovane in questa edizione di Europa League: 16 anni, 8 mesi e 12 giorni. Nonché il primo classe 2002 italiano a calcare il palco dell’Europa League. Un primato non da poco per il giovanissimo attaccante, capitano dell‘Italia Under 17 di Nunziata, che con la maglia della Primavera nerazzurra vanta 21 gol stagionali in 26 presenze. Il calcio nel dna per la famiglia Esposito: papà Agostino ha vestito nelle giovanili la maglia del Napoli, il fratello maggiore Salvatore (classe 2000), di proprietà della Spal, è in prestito al Ravenna in Serie C e il piccolo Francesco Pio (classe 2005) anche lui scuola Inter. Tre su tre, tutti cresciuti con il nerazzurro sulla pelle. L’idolo di Sebastiano è Icardi, questa sera assente. In attacco c’era lui, il giovanissimo classe 2002, che per una sera si è davvero sentito grande.

Insieme a Sebastiano Esposito è sceso in campo anche Davide Merola, altra giovane promessa della cantera nerazzurra. Assistito da Mino Raiola, l’attaccante classe 2000 ha strappato l’esordio in prima squadra: per lui 10 gol stagionali in 25 presenze con la Primavera. Punto fermo dell’Italia Under 19 di Guidi, Merola è arrivato a Milano a 14 anni. Partito dal Capua, tante squadre di A (Juve, Roma e Napoli su tutte) l’avevano puntato. Ma il cuore nerazzurro ha prevalso: solo l’Inter. Merola fra i suoi modelli ha Van Persie e Palacio, ma tutti lo paragonano a Vincenzo Montella per la statura. Piccolo, con un talento da vendere. E pure fiuto del gol. Non a caso Spalletti l’ha notato, decidendo di dargli una chance in Europa League. Così come per Esposito. Originari della stessa terra, compagni di squadra nella Primavera nerazzurra e pure esordienti nella stessa sera. La favola di Sebastiano Esposito e Davide Merola è appena cominciata.

di Oscar Maresca

Redazione

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