Interviste e Storie

‘Un gioiello di Montella’, il sorriso di Steffen e i gol di Asllani: le chiavi del successo dell’Elversberg

Elversberg (IMAGO)

Un piccolo paese di 12mila abitanti e il sogno della Bundesliga: ecco le chiavi del successo dell’Elversberg 

Se non avete mai sentito parlare di Spiesen-Elversberg, o più semplicemente dell’Elversberg, è del tutto comprensibile. Parliamo infatti di un piccolo comune nel sud-ovest della Germania senza nemmeno una stazione ferroviaria, con meno di 13mila abitanti, situato nel Land più piccolo del Paese. Eppure, proprio da lì, parte un sogno che va ben oltre i suoi confini: quello di conquistare per la prima volta un posto in Bundesliga.

Spiesen-Elversberg è famosa per il Glashütter Weiher (un grande bacino idrico artificiale immerso nel verde), i suoi boschi pittoreschi e una biblioteca marinara tra le più note della zona. Invece, a essere aumentata negli ultimi tempi è anche la fama dell’Ursapharm-Arena: lo stadio, appunto, dell’Elverbgerg.

Un’arena che durante le partite casalinghe della sua squadra si tinge di bianco e di nero, e che può ospitare fino a 10mila persone (praticamente tutta l’intera popolazione del paese). E che potrebbe, con il terzo posto conseguito quest’anno in 2.Bundesliga, guardare verso orizzonti ben più lontani.

Dopo aver concluso il suo campionato di Serie B in zona playoff alle spalle di Amburgo e Colonia, la squadra allenata da Horst Steffen insegue una storica promozione in Bundesliga. La strada per la massima serie passerà quindi per il turno playoff, dove Steffen e i suoi incontreranno l’Heidenheim di Franck Shmidt.

“Steffen mi ha riportato il sorriso”

Il racconto dei principali eroi dell’Elversberg parte dalla panchina, e dunque da Horst Steffen. L’allenatore 56enne è alla guida del club dall’ottobre del 2018, e ha preso in mano la squadra quando era ancora in Regionalliga sudovest (la quarta serie del campionato tedesco). Dal suo arrivo, una lunga e rapida risalita impreziosita dal successo nel 2022/2023 in 3.Liga. Ma qual è il suo tratto distintivo?

Il sorriso. La chiave del successo di Steffen è racchiusa nel suo sguardo rassicurante e paterno: “Mi ha fatto tornare il sorriso dopo uno dei periodi più complicati della mia vita. È una figura di culto. Grazie a lui riempiamo lo stadio, è portatore di sorriso ed entusiasmo. Parola di Carlo Sickinger, difensore del club.

La curva dell’Ursapharm-Arena

‘Il gioiello di Montella’, i gol di Asllani e le parate di Kristof

Tra i personaggi principali troviamo anche un piccolo gioiello di Vincenzo Montella. Muhammed Mehmet Damar: centrocampista e perno del gioco di Steffen, quest’anno ha collezionato 9 gol e fornito 3 assist nel campionato di 2.Bundesliga (numeri che gli sono valsi la chiamata in Nazionale). Il suo sogno più grande è quello di giocare per la Germania, ma date le sue origini potrebbe scegliere di scendere in campo anche per la nazionale turca.

Tra gli altri protagonisti c’è anche e soprattutto Fisnick Asllani, attaccante kosovaro classe 2002. Nel corso di questa stagione è stato il goleador indiscusso dell’Elversberg con 18 gol e 9 assist in campionato: tra i migliori marcatori della competizione.

Nicolas Kristof è invece tra i pali del club da ormai diverso tempo e quest’anno si è distinto per essere stato uno dei protagonisti del terzo posto conquistato dal suo club. Con appena 37 gol subiti in 34 partite, si è guadagnato un posto tra i migliori portieri della competizione con il 70% di tiri parati.

Ora, Steffen e i suoi avranno il delicato dovere di non interrompere il sogno. L’appuntamento con l’Heidenheim è segnato, a loro il compito di continuare a percorrere la strada verso una prima storica promozione in Bundesliga.

Andrea Gratissi

Nato nel 2002, vivo di calcio sin dai primi anni di vita. Ho giocato per diverso tempo tra i pali, ma poi ho capito che forse questo sport era meglio raccontarlo piuttosto che giocarlo. Il Fantacalcio una delle mie più grandi passioni, unita ad una forte ammirazione per i paesi del nord Europa. Tra le squadre del cuore? I vichinghi del Djurgården e i Faroensi del KÍ Klaksvik non sono di certo da meno. Sono anni che mia madre mi dà del folle. Probabilmente dovrei cominciare a darle ascolto...

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