Un giovane Del Piero con la maglia della Juventus (IMAGO)
Il 20 marzo del 1994 nasceva una stella bianconera: 20 anni fa la prima tripletta di Del Piero con la maglia della Juventus
Era il marzo del ’94, e in Serie A c’era ancora la regola dei 2 punti per la vittoria. Reggiana e Piacenza facevano il loro esordio in massima serie, e Giovanni Trapattoni sulla panchina della Juventus schierava un modulo a 3 punte che si rivelò chiaramente performante: Baggio-Ravanelli-Vialli. Più, però, uno scalpitante Alessandro Del Piero (già con la 10 dietro la schiena) che il 20 marzo di quell’anno decise di iniziare a farsi chiamare “Alex“.
Juventus-Parma, Stadio Delle Alpi di Torino. Una pubblico gremito e i bianconeri che stanno cercando di riscattarsi in stagione dopo 7 anni senza Scudetto. L’ultimo, risaliva all’annata 1985-1986.
Quel giorno però, il 20 marzo del ’94, nacque la stella della rinascita bianconera: quella di Alex Del Piero.
Se il Delle Alpi avesse avuto una voce, quel giorno lo avrebbe gridato forte: “Alex! Del Pié-ro!”. Scandendolo bene, e magari ripetendolo anche 3 volte. Tre, proprio come i gol messi a segno dall’allora diciannovenne adocchiato da Boniperti e da Causio. Si trattò della prima tripletta con la maglia della Juventus per quel giovane ragazzo di Conegliano, che Trapattoni decise proprio di lanciare da titolare dal primo minuto per l’infortunio di Vialli.
“Il vice di Baggio”, lo chiamavano nelle telecronache dell’epoca, aveva aperto le marcature su azione da calcio d’angolo segnando su rimpallo e battendo il portiere gialloblù Bucci. Il secondo gol? Alla Del Piero. O forse meglio dire alla Alex: filtrante lungo di Torricelli a pescare quello che oggi chiameremmo “il wonderkid“. Un colpo da biliardo per il raddoppio della Juve. Il terzo gol lo mette a segno l’ormai veterano Ravanelli, e il quarto, ancora lui: Del Piero. Nel segno di Alex: la stella che brillava di bianconero.
A vent’anni di distanza, la bandiera bianconera ha commentato dopo il 3-0 contro la Fiorentina di qualche giorno fa il difficile momento che sta vivendo oggi la (sua) Juventus: “Difficile commentare un momento del genere per chi è emotivamente coinvolto come me”.
“La cosa più grave è che non c’è stata una reazione ai cazzotti dell’avversario. Significa che la Juve è in uno stato molto basso e non rispecchia lo spirito del club“.
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