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“Pensavamo fosse Neymar”: alla scoperta di Moore, la nuova stella del Tottenham

Dal minuto 45 al 65… pensavamo di avere Neymar sulla fascia sinistra! Parola di James Maddison – capitano e 10 degli Spurs – a TNT Sports dopo la partita contro l’AZ. Tratti del talento del brasiliano nel corpo di un ragazzo inglese di 17 anni. Mikey Moore, un teenager che diverte chi lo guarda: dai tifosi ai compagni, che gli danno il pallone e lo lasciano fare. Lo lasciare creare, inventare, giocare… correre, dribblare. Tutto con la naturalezza di un talento appena nato. Puro ma potenzialmente devastante.

Il futuro, nel nord di Londra, si chiama Mikey Moore. Lo si è capito anche e soprattutto nella serata di Europa League. Contro l’AZ Alkmaar, alla sua terza presenza in Europa, il classe 2007 ha offerto una prestazione esaltante. Una sicurezza atipica per un ragazzo della sua età, che gli permette di gestire la pressione, di avere una conduzione del pallone efficace ed eseguita con grande rapidità. Tocca tante volte la palla, la tiene vicina a sé e non la lascia mai scappare. Una velocità difficilmente contrastabile, sia nei primi metri che in allungo. Formidabile nell’1 contro 1. La sua agilità e la capacità di iniziativa sono delle sfumature del calcio del fuoriclasse di San Paolo. E chissà in quanti lo avranno pensato al Tottenham Hotspur Stadium oltre a Maddison…

Dal 2013 al 2024: la terza partita in Europa di Neymar e Moore

Per essere un po’ più pragmatici, anche i numeri rafforzano il legame tra il brasiliano e l’inglese. Dunque non solo in campo, persino nei dati (di Sofascore) ci sono delle analogie. Alla sua terza partita nelle coppe europee (Milan – Barcellona, ​​22 ottobre 2013), Neymar disputò 80 minuti, effettuò 3 tiri e provò il dribbling altrettante volte. Il talento di Southwark – negli 88′ giocati contro l’AZ – è andato alla conclusione in 3 occasioni e ha tentato 4 volte il dribbling. Questo per gli spunti offensivi. In fase di possesso e gestione, invece, l’ex Barça toccò 62 palloni, mantenendo una precisione nei passaggi dell’87%. Non molto distanti i valori di Moore, che contro gli olandesi è entrato in possesso della palla 54 volte e ha fatto registrare un 81% nella voce precisione passaggi.

Ma non solo il capitano Maddison, anche Ange Postecoglou ha speso parole di elogio verso il 17enne: “Prestazione emozionante, non potete negarlo. Moore lavora duro ogni giorno e vuole crescere. Sta capendo che questo è un viaggio, non è arrivato con la partita di ieri. Sta maturando davvero bene. Non ho paura a inserirlo, lo vedo tutti i giorni ed è un grande, giovane giocatore”. Un giovane calciatore che fa grandi cose. Convinto in campo e con la palla tra i piedi. Che rende felici e orgogliosi i suoi tifosi, i suoi compagni e l’allenatore. Il futuro è dalla parte di Mikey Moore.

Alessandro Gotter

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