“I complimenti fanno piacere, però contano i punti. Da Perugia cercheremo di fare bottino pieno”. Manifesto di Michele Mignani, allenatore del Bari, alla vigilia della trasferta del Curi, in programma domenica sera alle 20:45 per la terza giornata di campionato. In gare ufficiali (due vittorie in Coppa, due pareggi in campionato) la sua squadra è ancora imbattuta: “Sarà una partita tosta e durissima sotto l’aspetto fisico – assicura in conferenza stampa – il Bari è in salute e ce la giocheremo”.
A Perugia il Bari scenderà in campo con una divisa celebrativa dei 100 anni dalla promozione in Prima Divisione nazionale con la Liberty Bari, indossata anche da Mignani in conferenza. Non la vestirà probabilmente Francesco Vicari, frenato da un guaio muscolare. Possibile che al centro della difesa ci sia l’ultimo arrivato Zan Zuzek: “È un ragazzo in gamba, sotto tutti gli aspetti – lo promuove Mignani – deve essere per forza un periodo di adattamento. Ragazzo sveglio e che ha voglia di apprendere. Che cerca di parlare in italiano e di capire le richieste dell’allenatore. Fisicamente sta bene, ha fatto già diverse partite con il Koper”. Potrebbe inserirsi in una difesa colpita tre volte nelle prime due gare di campionato: “Rimango convinto dell’importanza dell’equilibrio per una squadra – ricorda Mignani – senza rinunciare ad attaccare, occorre fare una buona fase difensiva. In linea di massima abbiamo preso pochi gol l’anno scorso e questa credo sia la base: è anche vero che in un campionato come la B le squadre se la giocano, soprattutto nella prima parte di stagione, e attaccano con tanti uomini prendendosi dei rischi. Più si va avanti e più i punti peseranno”.
Quella di Perugia sarà l’ultima partita in calendario con il calciomercato aperto. Mignani risponde così a chi gli chiede se il suo Bari è completo. “Sotto certi aspetti no, sotto certi aspetti sì. Questo Bari in alcuni ruoli ha bisogno di alcune caratteristiche e dobbiamo colmarle con il mercato. Penso solo a fare punti, ad allenare chi ho ma non mi butto per strada per avere un giocatore o un altro”.
Inevitabile il riferimento alla ricerca di un centravanti, mentre in uscita non risultano al momento Dorval (“Sono molto contento di lui, viene dalla Serie D e si è immediatamente integrato: si tratta di un giocatore brevilineo, ha buone attitudini offensive, ha qualità nella gestione della palla ed è pronto per giocare”) e D’Errico: “Secondo me ci sono giocatori che l’anno scorso sono stati protagonisti – spiega – e che in questo momento sono un attimo penalizzati, penso a Gigliotti anche. Le frizioni del passato mi fanno sorridere: Andrea è un ragazzo genuino, simpatico, per l’anagrafe potrei essere suo padre ma non abbiamo mai avuto problemi. Si sta allenando molto bene, per le caratteristiche che ha dà il meglio partendo dal centrosinistra e in quella zona abbiamo tantissime soluzioni alternative. Per me è difficilissimo scegliere, ho messo lì Folorunsho per centimetri e chili ma D’Errico come tutti gli altri è nella mia testa”.
Le parole dell'allenatore al termine della gara di Serie A contro il Lecce La Lazio…
All'Atletico Madrid bastano due tiri per battere in rimonta il Barcellona e chiudere il 2024…
Lanciato un sasso in campo dopo il gol di Marusic Ultimi minuti molto accessi nel…
Il penalty è stato concesso a causa della "parata" di Guilbert effettuata sulla linea di…
Nel corso del primo tempo di Torino-Bologna, il difensore è stato costretto al cambio e…
Il portiere è decisivo nella gara vinta contro il Genoa di Patrick Vieira Il Napoli…