Le grandi imprese calcistiche spesso coniano nuovi termini, destinati poi a diventare di uso comune per riferirsi a quelle partite. E probabilmente la Real Academia Española, sostanzialmente la Crusca del mondo ispanofono, sarà costretta ad accettare a breve "Alcoyanazo" o qualcosa di simile.
Perché quanto accaduto in Copa del Rey tra il Real Madrid e l'Alcoyano è qualcosa senza precedenti che sicuramente riscrive la storia del torneo e delle due squadre. L'avevano ribattezzato Alcorconazo lo storico flop della stagione 2009/10, quella in cui il Real uscì con l'Alcorcon di Segunda perdendo 4-0 all'andata in trasferta, e per questo è facile immaginare una sorte simile con questo modesto club alicantino. Anche perché per quanto non siano così ampie le proporzioni del risultato nel tabellino, la vittoria si può consdierare decisamente più clamorosa.
Innanzitutto perché le categorie di differenza sono due e non una sola come undici anni fa, ma soprattutto perché la rete del decisivo 2-1 arrivata nei tempi supplementari, l'Alcoyano l'ha segnata in inferiorità numerica.
Avvenimenti pazzi di una coppa pazza. Bellissima e imprevedibile da quando ha cambiato format: accoppia volontariamente le squadre più piccole a quelle di alta Liga nei primi turni, ma con il fattore campo rovesciato può portare a colpi di scena clamorosi come la vittoria del Cornellà sull'Atlético o appunto il miracolo dell'Alcoyano sul Real Madrid.
Un Real Madrid che esce distrutto da questa settimana in cui nel giro di sei giorni è riuscito a perdere due trofei: prima la Supercoppa nella semifinale contro i futuri campioni dell'Athletic, e poi questa inaspettata figuraccia nella piccola Alcoy. La Copa del Rey che torna a essere una maledizione per Zidane, chissà se non addirittura fatale: è l'unico torneo che non ha mai vinto da allenatore e ogni anno le eliminazioni hanno sempre qualcosa di clamoroso.
La prima volta non poté neanche giocarla perché la squadra uscì sotto la gestione Benitez a tavolino per aver fatto giocare lo squalificato Cheryshev, poi nelle stagioni successive è uscito sempre ai quarti di finale con Celta Vigo, Leganés e Real Sociedad. Però nulla che si potesse comparare con quanto visto in questa pazza notte di Alcoy.
Le squadre spesso sono accompagnate da un motto e l'Alcoyano ne ha uno che lo identifica da sempre. "Tienes más moral que el Alcoyano" si dice di questa squadra, una frase spesso detta in gergo calcistico in Spagna anche senza saperne il significato, anche perché il significato è celato nella storia del club: c'è chi dice che derivi da una partita persa per 13-0 dove la squadra lottò comunque fino all'ultimo, o forse per una partita di Copa del 1948 in cui nonostante la larga sconfitta i giocatori chiesero più minuti di recupero per tentare la rimonta. Fatto sta che Alcoyano è sinonimo di tenacia, di restare con la testa nella partita, di "moral", principi morali.
Quelli che hanno fatto in modo che la squadra rimontasse uno svantaggio al Real Madrid per eliminarlo dalla Copa e che forse costringeranno la Real Academia Española a introdurre il nuovo termine di Alcoyanazo.
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