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La villa di Cristiano Ronaldo, il record con il City e il collezionismo: chi è Adarabioyo

Cosa c’entra Cristiano Ronaldo con un giocatore cresciuto nelle giovanili del Manchester City? Solo pochi giorni fa il campione portoghese aveva elogiato la squadra di Pep Guardiola, vincitrice di tutto nell’ultima stagione. La storia di cui vi vogliamo parlare, però, risale ai primi anni all’Ethiad dell’allenatore catalano, quando il City doveva ancora giocare i preliminari di Champions League e un giovane Tosin Adarabioyonuovo obiettivo di mercato del Milan – diventava il più giovane nella storia del club a debuttare come titolare nella competizione

La storia di Adarabioyo, nuovo obiettivo per la difesa del Milan

 

Era il 2016 e all’epoca Abdul-Nasir Oluwatosin Adarabioyo aveva appena diciotto anni al fischio d’inizio di Manchester City-Steaua Bucarest. Un traguardo che aspettava dal 2003, quando a cinque anni era entrato nelle giovanili dei Citizens. In realtà l’esordio era arrivato con Manuel Pellegrini qualche mese prima in FA Cup ma poco importa.

Il debutto in Europa prima del resto, come i più grandi (vedi Daniele De Rossi con la Roma), poi il campionato: il problema è che in Premier League debutterà soltanto nel 2020, quattro stagioni dopo. In che senso?

Ecco che nel racconto torna la villa di Cristiano Ronaldo: Adarabioyo venne criticato aspramente dalla stampa britannica per aver acquistato una villa da due milioni di sterline senza aver mai giocato nel massimo campionato inglese. Era il 2018, l’abitazione comprendeva sei camere da letto e cinque bagni ed era stata anche la residenza di CR7 ai tempi del Manchester United.

 

 

Il difensore di origini nigeriane, infatti, aveva proseguito il suo percorso di crescita nella squadra delle riserve del City per poi passare in prestito al West Bromwich e Blackburn in Championship, la Serie B d’oltremanica. Pep non lo vede proprio e nel 2020 si trasferisce al Fulham a titolo definitivo. In quel di Londra esordisce finamente in Premier il 18 ottobre diventando poi titolare inamovibile. A fine stagione il verdetto è la retrocessione ma appena un anno dopo i Cottagers si guadagnano nuovamente la best league in the world anche grazie ai 196 centimetri di Adarabioyo.

  

 

Un omone appasionato anche di collezionismo, tanto da fondare una piccola comunità (diventata poi un mini azienda con il nome di The Huddle FC) per unire fan, giocatori ad appassionati sotto il segno di figurine di calcio super rare, magliette, biglietti e tantissimi altri cimeli firmati acquistabili dalla sua personalissima collezione.

Andrea Molinari

Nato a Verona nel 1998, il mio primo ricordo vivido legato al calcio è Shevchenko che sbaglia un rigore contro il Bayern Monaco. Grazie a lui (e anche a Kakà) da piccolo mi sono innamorato del pallone. Ma lui non lo sa. Sì, perchè ho giocato anche, purtroppo senza risultati. Nato attaccante, sono finito a fare il terzino: di solito succede a quelli con i piedi quadrati. Oggi provo a dimostrare questo amore scrivendo.

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