Questo sito contribuisce all'audience di

Com’è nato il Verona che ha sconfitto la Juventus di Ronaldo: tutti i segreti

Oggi la domanda è: “Dove può arrivare questo Verona?”. A inizio anno il dubbio era simile ma non esattamente lo stesso: “Ma dove va questo Verona?”. Cambia giusto qualche sfumatura, ma suvvia, siate onesti: in quanti, a settembre, avrebbero scommesso anche un solo centesimo sul sesto posto di questa squadra (a 34 punti) alla 23esima giornata di campionato, per di più dopo aver battuto gli otto volte Campioni d’Italia della Juventus, pareggiato a Roma contro la Lazio e sfiorato l’impresa a San Siro contro Inter e Milan? Alzate la mano, grazie. Immaginiamo un grandissimo deserto. D’altronde il primo acquisto dell’estate è stato un certo Amir Rrahmani dalla Dinamo Zagabria, un difensore centrale mezzo sconosciuto di cui si sapeva poco o nulla e che a Malpensa, al suo arrivo in Italia, è stato accolto dall'indifferenza generale. “Come si pronuncia?”, era il dilemma principale. Eppure è arrivato per 1,7 milioni di euro e dopo appena 5 mesi è stato rivenduto – per giugno 2020 – al Napoli per 15 milioni più 1,5 di bonus. Altro piccolo quiz. A luglio qualcuno conosceva Sofyan Amrabat? Forse dalle parti di Napoli si perché questo ragazzotto del 1996 nel settembre del 2017 ha segnato proprio al San Paolo (in panchina c’era Sarri!) in Europa League. Ecco, il Verona è riuscito a strappare questo marocchino alla concorrenza prendendolo in prestito con diritto di riscatto a 3,5 milioni di euro dal Brugge e poi a rivenderlo nell’ultima sessione di mercato a 20 milioni più 1 di bonus alla Fiorentina. Plusvalenza chiama plusvalenza. Il progetto è vincente quando l’idea, quella giusta – chiamasi anche intuizione – vince su tutte le altre scorciatoie, soldi – tanti! – compresi. Adesso vi spieghiamo come il Verona, costruito con poco meno di 2 milioni di euro (quelli di Rrahmani! Perché l'obbligo di riscatto per Stepinski ovvero 5 milioni, parte dalla stagione 20/21) e con un monte ingaggi, al netto, di quasi 10 milioni di euro (solo Cristiano Ronaldo ne prende 31) sia riuscito a battere la Juventus e si stia confermando come vera rivelazione di questa Serie A. Vi diamo un indizio, anzi tre: Setti-D’Amico-Juric. Presidente, spessissimo criticato dai tifosi di casa ma sempre presente, direttore sportivo, che due anni fa dirigeva l'area scouting e in poco tempo ha già conquistato una promozione e una quasi salvezza in A, e allenatore, esonerato, malamente, dal Genoa nel dicembre 2018. Vi diciamo anche dov’è nato questo tridente che funziona: il primo, vero, incontro è avvenuto il 10 giugno, a cena, a Milano. No giornalisti, no occhi indiscreti: una saletta esclusiva prenotata e menù a base di sogni. Negli uffici di Maurizio Setti, sempre a Milano, è stato poi sancito il matrimonio definitivo. 


Borini_Verona_IMAGE.jpg

Fame. Corsa. Voglia di rivalsa. Aggiungiamoci anche un bel pizzico di ‘appartenenza’ perché tra Kumbulla e Zaccagni il marchio ‘made in Hellas’ incide eccome, facendo nettamente spostare la bilancia in positivo. Ah, a proposito di Marash: il difensore classe 2000, che d’estate ha sempre aiutato gli allenatori del settore giovanile a organizzare i campus per i bambini, ha segnato un gol alla Juventus, poi annullato dal VAR per centimetri, marcato (senza soffrire) Ronaldo e annullato nell’uno contro uno un certo Paulo Dybala. Gambe lunghe modalità piovra, senso della posizione e un talento che si può solo ammirare; Lo voleva la Juventus, quando in Serie B nemmeno giocava – causa infortunio – eppure il Verona è stato bravo a dire di no, sempre e comunque, anche ad eventuali prestiti in altre categorie. Ci ha creduto la società, è stato lesto e intelligente Ivan Juric a dargli un posto da titolare sin dai primi giorni del ritiro estivo. Bingo. Adesso Kumbulla vale minimo 25 milioni e su di lui ci sono soprattutto Napoli e Inter. Ma in questa realtà funziona tutto, gira la squadra. Silvestri para qualsiasi cosa, anche con un'acconciatura ossigenata. Veloso non era finito? Oggi detta i tempi e regala gol e assist. Gunter è arrivato gratis, in prestito secco dal Genoa, Faraoni preso per 300 mila euro dal Crotone nel luglio 2019. Altri prestiti azzeccati, di calciatori che dovevano ancora dimostrare: Verre, Salcedo e Pessina. Lazovic era svincolato: preso a zero. Di recente, nel corso dell'ultimo gennaio, inoltre, è stato convinto un giocatore dall’esperienza internazionale come Borini, su cui c’erano Samp, Genoa e Torino. Spendendo praticamente zero, essendo un titolo gratuito dal Milan. Ah, Pazzini? Immortale. A 35 anni – va per i 36 – continua ad essere decisivo, continua ad esserlo anche contro la Juventus. Ma quindi, dopo tutto questo, vi siete fatti un idea su dove possa arrivare questo Verona? 


Juric_Verona_presentazione_GDM.jpg