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Zamparini: “Salvezza possibile, ma che regalo del Verona”

Le sabbie mobili della zona retrocessione hanno inghiottito il Palermo e Maurizio Zamparini teme uno scenario già vissuto anni fa. Stavolta, però, il presidente del club rosanero non ci sta, e punta il dito verso le dirette concorrenti. Accuse dirette, quelle che Zamparini lancia in collegamento con Gr Parlamento, con due destinatari in particolare:

“Sul gol del Frosinone – accusa Zamparini – i giocatori del Verona si sono girati dall’altra parte. Riguardatevi la partita, il presidente del Frosinone può anche offendersi. Se esiste la prova tv, allora che venga usata. La mia lamentela serve per sottolineare la mancanza di cultura in questo calcio, che non è più quella di una volta”. Uno scaricabarile? Non proprio, dato che Zamparini ammette, comunque, di avere le sue colpe: “Avrei dovuto cambiare solo Iachini, non Ballardini. Ma la salvezza è ancora possibile. Se battiamo l’Atalanta, sono sicuro che andremo a vincere anche col Frosinone”.

Qualunque sia l’epilogo stagionale, Zamparini ha due certezze. La prima è quella di cedere la poltrona, e di conseguenza tutto il club, ad un nuovo investitore: “Ho un appuntamento tra venerdì e la settimana prossima – ammette il patron rosanero -. Può essere più conveniente prendere il Palermo in Serie B, come ha fatto Saputo col Bologna. Alla fine ci perde Zamparini”. L

’unico aiuto, in tal senso, viene chiesto alla tifoseria, già balzata agli onori della cronaca per il lancio di oggetti e fumogeni durante la sfida con la Lazio: “I veri tifosi del Palermo non sono quei cento dei centri sociali, ma quelli che mi scrivono “coraggio, presidente. Risaliremo la china”. Io sono dispiaciuto, la prima cosa che chiesi alla piazza, una volta arrivato, è stato quello di non commettere atti di violenza. Adesso spero di trovare un successore, ma questo non è l’atteggiamento adeguato per dare la giusta immagine di Palermo, che è una città meravigliosa e civilissima. In questo momento quei cento personaggi stanno dando un’immagine non veritiera di Palermo”.

L’altra certezza è l’addio di Franco Vazquez, che in mezzo a questa lotta per salvarsi sta faticando ad emergere: “Ma Vazquez è uno dei migliori 10 italiani, è penalizzato dal giocare qui”, taglia corto Zamparini, ormai pronto a salutare l’ennesimo talento lanciato dal Palermo. E anche stavolta, l’addio non avverrà certo per cifre esigue: “Me lo hanno chiesto in tanti in Italia, me lo ha chiesto Berlusconi. Chi lo vuole sa già quanto vale. Se ne pagano di giocatori a 25-30 milioni, guardate voi quanto vale Vazquez, che risolve le partite da solo”. Prezzo fissato, dunque? “La sua valutazione va tra i 25 e i 30 milioni di euro”. Un’altra plusvalenza da realizzare, ma prima bisognerà tirarsi fuori da una classifica a dir poco preoccupante.