Nenè, ecco il Bari: “Finalmente, qui per lottare per la Serie A”
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Data: 19/07/2017 -

Nenè, ecco il Bari: “Finalmente, qui per lottare per la Serie A”

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A Bari, “Nenè” è un’affermazione dialettale, traducibile anche con “eccolo”. Sarà quanto hanno pensato anche i tifosi biancorossi, quando qualche giorno fa hanno saputo dell’ingaggio ufficiale di Anderson Miguel da Silva, al secolo Nenè, da parte del club presieduto da Cosmo Giancaspro. Una trattativa avviata e conclusa in poche ore dal direttore sportivo Sean Sogliano, che già nella scorsa annata sportiva aveva provato a portare l’allora attaccante dello Spezia alla corte di San Nicola. “Volevo e ho cercato il Bari, finalmente sono arrivato” ha ammesso il 34enne brasiliano in sede di presentazione. Un arrivo che oltre a rinforzare il reparto offensivo a disposizione di Fabio Grosso, permette anche di eliminare una delle bestie nere del club dagli attacchi degli avversari: nella sua lunga carriera Nenè ha infatti spesso dato dispiaceri ai tifosi biancorossi, segnando quattro reti in sette partite contro il Bari tra Cagliari e Spezia. “Sono un professionista, quando ebbi l'opportunità di fare gol contro questo club dovetti sfruttare l'occasione: in passato ho fatto molti gol al Bari, adesso mi devo far perdonare dai tifosi” sorride sarcastico.

A Bari, Nenè sarà chiamato a condividere il peso dell’attacco con uomini di provata esperienza come Brienza, Floro Flores e Galano, ai quali sommare Montini, Raicevic e Improta. In Italia, la sua migliore stagione coincide con le 11 reti messe a segno in Liguria nel 2015/2016. L’obiettivo è andare oltre: “Sarebbe bello raggiungere la Serie A col Bari, spero di realizzare il maggior numero di gol fatto sin qui. Sono attaccante e vivo per la gioia del gol”. Chi lo conosce bene sa che nella vita di tutti i giorni al primo posto per lui c’è la famiglia: figlio di genitori separati, con due fratelli e una madre che ha fatto tanto per farli crescere, affonda le radici in un’adolescenza passata vendendo biglietti del bus. Fino ai 17 anni, quando ha scoperto che riusciva a fare anche qualcos’altro decisamente meglio: giocare a palla. Prima in Brasile, poi in Portogallo e poi in Italia. “Dio mi ha dato l’opportunità di un’altra vita e io non posso dimenticarlo” ha ripetuto spesso, da buon Atleta di Cristo, appartenente al movimento composto da professionisti di tutte le discipline.

Ripartire è la parola chiave, per Nenè e il Bari, reduce dal dodicesimo posto dello scorso anno. Il ritiro di Bedollo, in Trentino, offre segnali confortanti per l’attaccante: “Sta andando molto bene, stiamo lavorando con intensità. Il feeling con il gruppo? Alcuni compagni di squadra già li conoscevo”. La nuova coppia d'attacco del Bari ha fatto sognare i tifosi, che ricordano l’eco di Protti e Tovalieri: il brasiliano e Floro Flores totalizzano 68 anni in due, ma l’età per Nenè non è un problema. “Ho fame, cercherò di fare il massimo e di conquistarmi il mio spazio: lavoro per migliorarmi ogni giorno”. E lo fa agli ordini di un campione del mondo: “Grosso è uno che lavora molto con il possesso palla, molto attento alla parte tattica. A me questo piace”. Promozione a parole, prima di cercare quella sul campo.

Tags: Bari



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