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Data: 24/10/2016 -

Tra entusiasmo e scelte di formazione, Montella: "L'Europa è la casa del Milan, dobbiamo tornarci"

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L'euforia pee il successo ottenuto contro la Juventus da mettere da parte, di fronte ad una trasferta complicata ed impegnativa, con la voglia di mantenere il secondo posto in coabitazione con la Roma e sognare, sempre più, il ritorno in Europa. Il Milan di Vincenzo Montella è immediatamente tornato al lavoro, dopo la vittoria di sabato, per preparare l'anticipo di domani contro il Genoa: match del quale l'allenatore rossonero, intervenuto in conferenza stampa, ha parlato così ai giornalisti presenti.

"Lo stato d'animo delle due squadre è differente: sarà una partita particolarmente difficile, anche dal punto di vista tattico e mentale. Se non la prepari bene puoi trovare delle grosse difficoltà. Sarà necessario avere tutte le energie a disposizione per aggiungere poi la parte tecnica, in cui abbiamo qualcosa in più di loro. L'entusiasmo ti porta qualche punto in più, l'euforia te li toglie: la vittoria contro la Juve, al di là del successo contro gli invincibili degli ultimi anni, dà molta autostima: mi è piaciuta molto la fase difensiva ordinata, Paletta e Romagnoli hanno fatto grandissime cose. Si completano bene, uno esperto e l'altro più giovane. La fase difensiva che sta crescendo, a partire dagli attaccanti".

Sugli obiettivi della squadra e sul Genoa, poi: "Noi l'anti-Juve? No, non ci dobbiamo pensare davvero. La Juventus è una squadra invincibile anche quest'anno. A me piace essere ottimista e sincero, non vorrei portare esempi negativi. Dobbiamo pensare a rientrare in Europa, a casa nostra. E non cado nemmeno nel tranello di pensare al primo posto per una notte... Juric? E' "figlio" di Gasperini, il Genoa è una squadra molto equivoca e difficile da affrontare. Anche in corsa riesce a stravolgere tutto dal punto di vista tattico". Parentesi anche su Berlusconi: "Non ho avuto modo di sentirlo, ma ha avuto ragione in anticipo. Quando sono stato a cena a casa sua mi aveva detto un sogno di formazione con 11 su 11 italiani di questo Milan con forse qualcuno nuovo. E' stato avanti anche in questo, vedo tanti italiani in questa squadra".

Tra formazione, Niang, Locatelli ed episodi arbitrali, poi, Montella ha concluso così: "Tecnicamente, se possibile, fare vorrei cambiarne uno per reparto e non di più, portiere escluso. Niang? Sul suo cambio con la Juve c'è stato un equivoco: pensava che qualcuno dallo staff medico mi avesse consigliato il cambio. Ma ho deciso di testa mia, contro la Juventus non puoi permetterti neanche di avere un calciatore all'80%. Ieri stava bene, oggi non l'ho ancora visto. Locatelli invece è più fresco di altri: penso non ci sia bisogno di dargli un turno di riposo. Il gruppo va un po' guidato, sostenuto e aiutato, soprattutto i giovani, per cui contano molto le famiglie. Vanno responsabilizzati ma con spensieratezza. Il gol di Pjanic? A Genova c'era un rigore netto su Bonaventura, a Firenze su Luiz Adriano sembrava rigore netto, ma in realtà era fuori area. Questo testimonia quanto sia difficile fare l'arbitro. A volte gli episodi sono favorevoli, a volte sfavorevoli. Sul gol della Juventus secondo me nemmeno la VAR, e io sono favorevole alla tecnologia, avrebbe saputo stabilire il giusto giudizio su questo episodio al limite".





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