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Data: 17/11/2017 -

Manchester United, Zlatan is back: Ibra torna tra i convocati dopo sette mesi dall'infortunio

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Zlatan is back. Dopo quel terribile infortunio contro l'Anderlecht in Europa League voleva rialzarsi. Lui, un Dio come ama definirsi non poteva recuperare in tempi umani. E lo aveva detto: “i leoni non si arrendono mai, recuperano in modo diverso dagli umani.”. That's Zlatan.

E oggi la notizia che farà felici i suoi tifosi e farà sgranare gli occhi ai suoi detrattori, dopo sette mesi di stop per la rottura dei legamenti del ginocchio destro, torna tra i convocati di Mourinho per la partita di Premier contro il Newcastle. Straordinario per un giocatore - non comune certo - di 36 anni. E anche Mourinho lo aveva annunciato pochi mesi fa "sta lavorando in maniera molto, molto dura. Se continua così credo che potremmo rivederlo con noi già prima della fine del 2017". Ma Ibra non è scontato nè tanto meno prevedibile. E oggi l'allenatore portoghese - in conferenza stampa - non ha potuto fare a meno di constatare che "ha accelerato il recupero: non ci si può aspettare che sia pronto a giocare 90 minuti o a disputare più partite consecutive, ha bisogno di tempo per tornare al suo livello per ritrovare la sua forma fisica e la sua sicurezza, ma dal punto di vista clinico è pronto. Devo ammettere che ha dimostrato una personalità incredibile nel lottare contro un infortunio così grave".

Forza di volontà che Ibra ha sempre palesato in questi mesi anche pochi giorni fa in un'intervista a Sky Sports con Henry: "Andrò via come sono arrivato, non lascerò zoppicando anche se dovessi camminare sulle acque". Grinta e determinazione con un pizzico di sregolatezza, ma d'altronde è la dote maggiore dei Campioni. In testa un obiettivo ben preciso. Un traguardo, un trofeo che ancora manca alla sua bacheca "Voglio vincere la Premier". Non si è mai arreso nemmeno dopo l'infortunio quando nessuno credeva che un giocatore di 36 anni potesse recuperare: "Quando è successo è stato semplice dire che sarei tornato perché avevo una sfida. Non ho mai avuto un infortunio così grave: tutti hanno pensato 'è finito' o 'è troppo vecchio'. Quando è successo, mi ha stimolato, dandomi energia e un obiettivo: tornare e continuare a giocare". Mai banale Ibra che quest'estate era svincolato, ma che non ha accettato offerte fino a che lo United non ha deciso di richiamarlo. Lui doveva finire il suo compito lasciato a metà. Ha segnato 28 gol in 46 partite con la maglia dello United: numeri che ora verranno irrimediabilmente aggiornati per entrare ancora di più nel mito e nella storia del Manchester United. Anche se al Wall of Fame dei Campioni del passato e del presente non è ancora stata appesa nessuna sua foto. E Ibra sa perchè "ancora non sanno come è fatto un Dio".

E ora c'è una Premier da vincere e un distacco di 8 punti da recuperare ai cugini del City, ma con uno Zlatan in più nulla è impossibile. E anche noi non vediamo l'ora di vederlo esibirsi in giocate pazzesche e colpi da karateka. Bentornato Zlatan!



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