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Data: 16/12/2016 -

​​Inter, Candreva: "Sono venuto qui per vincere. Napoli? Non è vero che ho rifiutato"

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"Sono venuto a Milano per vincere". Un tempo chi pronunciava questa frase era quasi sicuro di alzare un trofeo. Antonio Candreva ha scelto l'Inter in un periodo difficile per il club, ma l'esterno romano si dice orgoglioso e felice della sua scelta. L'esterno offensivo della Nazionale si racconta durante una lunga intervista concessa al Corriere dello Sport.

"Sono venuto qui a Milano per vincere e non sarò soddisfatto finché non ci sarò riuscito. Essere cercato da un top club a livello mondiale per me è stato un motivo d’orgoglio. So che i dirigenti mi seguivano da tempo e se una società così ti vuole, non puoi dire di no. Napoli? E’ vero, c’è stato un interessamento e il mio procuratore, Federico Pastorello, mi aveva avvertito che Lotito e De Laurentiis stavano parlando. Non è vero però che ho rifiutato di andare al Napoli o che ho chiesto un ingaggio assurdo. Se la trattativa non è stata conclusa, la responsabilità non è mia. Atletico Madrid? Gli spagnoli hanno fatto un’offerta per prendermi, ma Lotito la riteneva troppo bassa. Il mio è stato il primo investimento del gruppo Suning nell’Inter e a livello personale non vi nascondo di essere orgoglioso che una famiglia così importante abbia voluto proprio me. Questo fatto è un motivo in più per dimostrare quanto valgo. Voglio diventare un punto di riferimento per l’Inter, migliorarmi e vincere con la nuova proprietà e i compagni. Qui c’è tutto per far bene".

Alle spalle anche un'esperienza nella Juventus: "Quando sono andato alla Juve avevo 22 anni ed ero reduce da 6 mesi ottimi al Livorno. Forse avrei fatto meglio a restare fino al termine della stagione in Toscana, ma l’esperienza a Torino è stata positiva sia come uomo sia come calciatore. Ho giocato con Cannavaro, Grosso, Camoranesi, Buffon e Del Piero, grandi uomini e grandi campioni. Inter e Juve sono due squadreche hanno scritto pagine indelebili della storia del calcio italiano. Io voglio fare tanto all’Inter, vincere quello che non ho vinto alla Juventus e mi auguro davvero di restare in nerazzurro per molti anni".

de Boer, cosa non ha funzionato? "Aveva ottime idee, ma la Serie A è difficile e purtroppo non aspetta nessuno. Quando non arrivano i risultati e le vittorie, anche se la squadra gioca bene, il primo a pagare è l’allenatore. Pioli? Ero contento quando ho saputo che sarebbe arrivato, perché lo conoscevo e sapevo come lavorava. Noi siamo una squadra forte, abbiamo dei giocatori importanti, ma purtroppo in questo inizio di stagione non lo abbiamo dimostrato. Vogliamo farlo da adesso in poi. Magari con un allenatore italiano, preparato e che conosce bene il campionato possiamo fare una grande rimonta. Puntualizzo che la società non mi ha assolutamente chiesto un parere su Pioli".

Obiettivo Champions ancora possibile? "Sappiamo che è difficile raggiungerla perché ci sono diverse squadre che sono davanti a noi, ma siamo l’Inter e abbiamo l’obbligo di andare in Champions League. Dobbiamo puntare al massimo. Dobbiamo dare continuità alla vittoria contro il Genoa. E’ tanto che lo diciamo ed è arrivato il momento di avere un rendimento costante. Europa League? In 6 partite del girone siamo scesi in campo... due volte e mezzo e così non va bene. Chiediamo scusa ai nostri tifosi per la brutta figura in campo internazionale e adesso dobbiamo concentrarci sul campionato e sulla Coppa Italia per riscattarci".

Pronostico scudetto? "lo vincerà la Juventus che negli ultimi anni ha sempre “ammazzato” il campionato. Le altre stanno dietro e i bianconeri arriveranno primi anche stavolta". Capitolo Nazionale: "Il nuovi corso sta andando avanti nel migliore dei modi e finora ho visto tanto entusiasmo e voglia di fare bene. Siamo primi nel girone insieme alla Spagna che è una grande squadra, ma siamo consapevoli di essere forti e vogliamo toglierci delle grandi soddisfazioni. Ventura è un allenatore unico, prepara benissimo ogni match e in campo sappiamo sempre quello che dobbiamo fare. Di lui mi ha colpito la grande capacità tattica, la sua attenzione ai dettagli, ma soprattutto la ricerca del risultato attraverso l’organizzazione e il bel gioco".

Conte, intano, è primo in Premier: "Sono molto contento per quello che sta facendo, anche se non avevo grossi dubbi conoscendo le sue capacità. La Premier è un campionato durissimo ma il Chelsea si sta dimostrando la formazione più attrezzata e il primo posto in classifica è un risultato straordinario". In chiusura d'intervista Candreva ribadisce l'obiettivo: "Voglio vincere con la maglia dell’Inter. Entrare in questo centro sportivo e vedere la foto di Zanetti che alza la Champions a Madrid mi dà ogni volta i brividi e mi ricorda che sono in un ambiente vincente. Qui ci sono tutte le condizioni per togliersi delle soddisfazioni e adesso sta a noi. Io ci credo: possiamo aprire un grande ciclo".



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