Il primo gol era servito per le statistiche, per l'almanacco. A Pescara, nell'agosto scorso, alleggerì il passivo (5-1) che aveva macchiato il ritorno in B del Foggia dopo 19 anni. Ma stasera, il gol di Alberto Gerbo ha un peso specifico decisamente diverso. Schierato terzino destro nella difesa ridisegnata da Stroppa, e' sceso su quella fascia e ha scaricato in rete insicurezze, dubbi e nubi che il Foggia ha allontanato con la prima vittoria interna, contro il Perugia: "Abbiamo trascorso tutta la settimana pensando solo a questi tre punti. Si percepiva un'aria strana, tutti hanno lottato e sapevano dell'importanza di questa vittoria. Gli ultimi minuti, vissuti dal campo, sono stati intensissimi, lo Zaccheria ci ha dato una spinta enorme per raggiungere l'obiettivo. Ci abbiamo messo tanto cuore". Più attenzione, più concentrazione, forse anche più volontà. Così il Foggia ha battuto il Perugia ed ha stappato per la prima volta in casa una vittoria: "Abbiamo vinto più contrasti, più duelli. Ci abbiamo lavorato tanto sulla determinazione e alla fine l'abbiamo portata a casa". Stroppa lo ha voluto terzino e ha riscosso il premio alla cassa, a dispetto delle tante critiche e delle voci di un esperimento fallito: "Ho sentito tante chiacchiere su questo aspetto. Io so che posso dire la mia anche da terzino, e lavoro ogni giorno per migliorare i miei limiti. Sicuramente sbaglierò ancora, e magari tanto. Ma io posso e voglio dare di più sul piano dell'impostazione, della spinta, perché queste sono le mie caratteristiche". La dedica di quel destro maligno è già pronta: "A noi, a tutti i miei compagni e alla voglia di vincere di stasera. E, se permettete, al mio papà, Roberto".
Antonio Di Donna
