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Data: 05/12/2017 -

"Dopo il triplete avevo pensato a Spalletti: il paragone con Mourinho ci sta". Inter, a tutto Moratti

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Juventus-Inter, parte il countdown: meno 5 al big match di Torino, uno dei superclassici del calcio italiano. Tra gli ospiti dell'Alianz Stadium ci sarà sicuramente Massimo Moratti, che applaude il lavoro svolto da Luciano Spalletti: "Dare consigli a Luciano? Non mi permetterei mai, non ne ha bisogno" - si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport - "Abbiamo condiviso dei pensieri, gli ho Branca a parlargli. Poi però andò allo Zenit. Paragone con Mourinho? In effetti Spalletti entra nella testa dei giocatori come faceva il portoghese. E concretizza la fiducia reciproca, che poi si propaga e rende più tranquillo tutto l’ambiente".

E dire che l'Inter voleva puntare tutto su Conte... "E' bravissimo, ma la vera differenza è che Spalletti non ha ancora vinto lo scudetto e vede nell’Inter la possibilità di raggiungere qualcosa di molto importante. Conte invece ha già vinto in A e in Inghilterra, se qui avesse fallito sarebbe stata colpa dell’Inter e non sua. Spalletti invece è coinvolto al 100%". Parole al miele anche per Icardi: "Mauro ha sempre avuto una visione di gioco, solo che ora la mette anche in pratica. Si sbatte come un matto e gli resta comunque il fiato per fare i gol. Clausola da 110 milioni?

Adesso Juventus-Inter, il match verità: "Ci arriviamo entrambe nel momento migliore. Spero che sia un grande spettacolo, anche perché adesso la rivalità è rimasta su basi sportive. Allegri è bravissimo, bisogna vedere come ci studierà, ma ho fiducia in come Spalletti studierà loro. Hanno giocatori di grande qualità. E lo stadio sarà tutto juventino. E’ una sfida che viene proprio voglia di affrontare. Var? Lascia più tranquilli tutti, non soltanto me. Anche se fatico un po’ ad abituarmi al fatto che la gioia del gol venga strozzata e sospesa in attesa del riscontro tv".

Moratti ha parlato anche dei cugini rossoneri: "Pensavo che non sarebbe stato facile avendo cambiato dieci undicesimi della squadra, ma non credevo che avrebbe avuto così tanti problemi. E a Benevento hanno avuto la classica giornata in cui non dovresti nemmeno alzarti dal letto. Anche perché quel gol del portiere ha portato le immagini in giro per il mondo. Ora sono a 18 da noi e mentirei se le dicessi che la cosa mi spiace". In chiusura un accenno al mercato: "Suning ha grande rispetto per le regole, ma sono certo che sul mercato faranno di tutto per andare incontro alle esigenze della squadra". L'intervista integrale sulle pagine de La Gazzetta dello Sport.





















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