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Data: 09/02/2017 -

​#BMarzio - Sciaudone, l'animatore dello Spezia che ama la gente: "Ma riaprissero le discoteche"​

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Una cosa è certa: se Daniele Sciaudone non avesse fatto il calciatore avrebbe potuto intraprendere (con successo) la carriera di animatore di villaggi vacanze. E’ Palesemente portato a stare in gruppo e al centro dell’attenzione con un sorriso, una parola simpatica o una battuta. “A me piace molto instaurare un rapporto con i tifosi e con la piazza dove gioco. L’affetto e il calore di Bari non lo dimenticherò mai, certo, ma qui a La Spezia ci hanno messo un attimo a farmi sentire a casa”. Che poi con Daniele ci vuole poco eh, perché è il tipo di persona a cui basta un attimo per entrare in confidenza con chiunque. “Avevo sempre sentito parlare molto bene dello Spezia, abbiamo un pubblico caloroso sia in casa che in trasferta ed è per questo che quando ho avuto questa opportunità non ci ho pensato due volte”.

Arrivato a gennaio del 2016, ha deciso di restare anche alla fine dello scorso campionato. “Eh però quelle due discoteche che c’erano a Lerici e Sarzana potevano evitare di chiuderle”, aggiunge con la solita risata. “Comunque la città offre molto e i paesaggi nei dintorni sono magnifici”. E poi c’è il campo e il rapporto con la tifoseria. “Noi ci mettiamo sempre il cuore perché sappiamo per loro qual è il valore della maglia”.

In particolare lui ha scelto la numero 7 che da queste parti vuol dire Chiappara e Ponzo, i due simboli del passato. “Ma non mi pesa affatto, anzi. Sono uno che non si risparmia mai in campo e credo che questa sia la chiave per migliorare il rapporto con i tifosi”. E poi ci sono i ricordi. “Ricordo che quando ero nel settore giovanile dell’Alzano andai a vedere una partita e dalla curva si cantava un coro per lo Spezia”. Ovviamente lo canta live, perché siamo anche nella settimana di Sanremo e non guasta. Così come canta a squarciagola l’inno ufficiale dello Spezia, quello che prima di ogni partita si sente nelle casse di tutto il Picco. Non solo gol, allora, la sua forza è innanzitutto la spontaneità, che unita alla simpatia lo fa diventare un calciatore anche un po’ fuori dagli schemi classici del giocatore “ingessato”. Animatore vero lui, che alla cena di Natale della squadra si è presentato vestito da pupazzo di neve.

Tags: Serie B



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