​Arkadiusz Milik, l'uomo della provvidenza
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Data: 19/04/2018 -

​Arkadiusz Milik, l'uomo della provvidenza

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Un'arma nemmeno troppo segreta, ormai, da sfoderare al momento giusto. E Maurizio Sarri, quando si parla di Arkadiusz Milik, quel momento non lo sbaglia mai. Sono le prodezze del polacco a scandire il tenore delle speranze di scudetto del Napoli. Nel bene, com'è successo stasera e contro il Chievo, e talvolta anche nel male, quando le sue conclusioni - che avrebbero cambiato il volto della partita - non hanno trovato la rete. È capitato a Reggio Emilia, con quella rovesciata che ha toccato la traversa; è capitato a Milano, quando Donnarumma gli ha lasciato un urlo di gioia strozzato in gola con una memorabile parata. Ma non stavolta, perché si è fatto trovare al posto giusto per segnare un gol tanto facile quanto pesante. E così, mentre la Juventus veniva fermata da un Crotone capace di tutto (persino di stoppare la capolista), gli azzurri assottigliavano il divario, portandolo a quattro punti, a quattro giorni dallo scontro diretto che a ragion veduta potrebbe dare più che qualche indizio nello sprint scudetto.

D'altronde, soltanto qualcosa di straordinario poteva permettere al Napoli di continuare legittimamente a crederci. Ed ecco che un attaccante che per due anni di fila ha dovuto combattere con la fragilità dei legamenti crociati, si staglia sulla scena, il supereroe in difesa dell'inseguitrice. La tenacia nel recupero dai gravi infortuni ha fatto la differenza, non senza difficoltà. Sarri ne ha aspettato con pazienza la stabilità atletica ma soprattutto quella psicologica, aspetto che l'allenatore ha sottolineato a più riprese nei mesi scorsi: "Fisicamente è pronto, ma dovrà essere lui a dirmi quando sente davvero di poter tornare". Questione di momenti, si diceva. Che evidentemente fanno tutta la differenza del mondo. L'abbraccio speciale, di come non si sentivano da un po', che il San Paolo gli ha dedicato nel momento della sua uscita dal campo è la dimostrazione di come sia il polacco a dare sostanza ad un sogno che dista ancora quattro o cinque punti: sarà lo scontro diretto a decretare se basterà arrivare pari con la Juve in classifica per aggiudicarsi lo scudetto. Ma intanto Napoli, perlomeno, può tornare a sognare.



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