L'Italia in lockdown, l'Argentina segue l'esempio. "Nessuno si aspettava che l'epidemia sarebbe potuta esplodere in questo modo", ha ammesso Javier Zanetti ai microfoni di Afa Play, canale ufficiale della nazionale albiceleste. "Ora l'Italia sta affrontando la situazione con responsabilità: i medici stanno facendo un lavoro enorme e da un giorno all'altro è cambiato tutto. Serve la responsabilità dei singoli. Non è facile, ma la salute è la prima cosa che conta".
Il vicepresidente dell'Inter ha sottolineato come in casa nerazzurra l'allarme fosse già suonato ben prima delle contromisure ufficiali: "Steven Zhang ci raccontava cos'era successo nel suo paese", infuriandosi con i provvedimenti adottati inizialmente dalla Lega Calcio. "In Cina tutto era chiuso, le strade deserte. La sua testimonianza ci ha sicuramente aiutato per prendere le precauzioni necessarie e affrontare questa emergenza".
Per Zanetti non è il momento di fare previsioni. "Oggi non abbiamo elementi per sapere quando si potrà tornare a giocare. Il nostro medico sociale è in continuo contatto con uno degli ospedali più coinvolti in questa epidemia", con l'Inter che si è subito messa in gioco per la raccolta fondi a favore del sistema sanitario lombardo. "Speriamo che poco a poco si possa ricominciare ad uscire, intanto mi dedico molto alla cucina che per me è una bella novità. I giocatori? Hanno i loro programmi alimentari e di allenamento a casa, oltre a tutto l'appoggio psicologico necessario. Aspettiamo".
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