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Il Chelsea con la finale di Conference League già in tasca: debutto per il sedicenne Reggie Walsh

Reggie Walsh (IMAGO)

Il Chelsea domina e guarda già alla finale: spazio anche al talento sedicenne Reggie Walsh.

Il Chelsea ha fatto il vuoto nella Conference League. La netta vittoria per 4-1 sul campo del Djurgarden nella semifinale d’andata ha avvicinato sensibilmente i Blues alla finale, confermando il dominio assoluto del club londinese nella terza competizione europea.

Un trionfo che ha avuto anche un sapore speciale: in una serata perfetta, ha trovato spazio e gloria anche Reggie Walsh, centrocampista classe 2008, al debutto europeo. Il giovanissimo talento ha giocato pochi minuti nella 3Arena di Stoccolma, ma tanto è bastato per entrare nella storia del club.

A soli 16 anni, 6 mesi e 11 giorni, Walsh è diventato il terzo giocatore più giovane di sempre a vestire la maglia del Chelsea, alle spalle soltanto di Ian Hamilton e Kingsley Whiffen, che debuttarono nel lontano 1967. Un segnale della linea verde adottata con successo dal tecnico dei Blues in questa edizione della Conference League.

Il Chelsea ha usato la competizione non solo per inseguire un trofeo internazionale, ma anche per far maturare una nuova generazione di talenti. Walsh, pur non potendo ancora firmare un contratto da professionista prima dei 17 anni (che compirà in ottobre), è già una delle promesse più brillanti. Cresciuto nel vivaio del club fin dall’età di sette anni, ha bruciato le tappe nelle giovanili.

Walsh, il gioiello del Chelsea che arriva da Cobham

Tecnicamente raffinato e con una visione di gioco precoce, Walsh ha collezionato quattro gol e due assist in 15 partite con l’Under 18 del Chelsea in questa stagione. A ciò si aggiungono anche due presenze con l’Under 21, oltre a una carriera internazionale già ben avviata, con le convocazioni nelle nazionali giovanili inglesi dall’Under 15 all’Under 17.

Cresciuto nella zona ovest di Londra, è uno dei tanti prodotti del centro sportivo di Cobham, sempre più fucina di futuri campioni. La scelta di farlo debuttare in Europa, in un match così importante, è la fotografia del progetto Chelsea: vincere oggi, ma pensando al domani. E con un piede già in finale, i Blues possono farlo con serenità.

Enzo Maresca, allenatore del Chelsea (Imago)

La squadra di Maresca affronterà al ritorno il Djurgarden nel proprio stadio, a Stamford Bridge, con un vantaggio di tre reti sugli svedesi.

Redazione

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